tag:blogger.com,1999:blog-87265383741090230592024-03-13T15:37:55.881+01:00Il blog di DelleLibero da ogni luogo comuneGDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.comBlogger45125tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-37847343001026252392011-02-20T22:38:00.009+01:002011-02-20T23:04:23.230+01:00La nuova Salernitana di Joseph Calà<a href="http://4.bp.blogspot.com/-h494Cs15hjY/TWGOsg8ChPI/AAAAAAAAAOs/uQkCJx0LfgE/s1600/cala2--190x130.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 190px; height: 130px;" src="http://4.bp.blogspot.com/-h494Cs15hjY/TWGOsg8ChPI/AAAAAAAAAOs/uQkCJx0LfgE/s320/cala2--190x130.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5575894709068530930" /></a><br />Un augurio era più che dovuto, per un tifoso di fede granata che segue le sorti della sua amata casacca lontano dalla città Natale.<br />I fatti stanno così. Ad un passo dal baratro spunta improvvisamente dall’oltreoceano il patron “tuttofare” che rileva le azioni di Antonio Lombardi e promette di risollevare le sorti economiche e sportive della Salernitana. Il suo arrivo è accompagnato da una serie di dichiarazioni roboanti quanto entusiasmanti in cui tra l’altro spara a zero contro il sistema calcio Italia.<br />Il suo nome è Giuseppe Calà, in arte Joseph, un italiano originario di un paese della Sicilia emigrato negli USA in cerca di <a href="http://xoomer.virgilio.it/lorenzobarone/_peppe_cala.html">fortune</a>. <br />C’è da credergli?<br />Non so, saranno i fatti a dimostrarlo. Di una cosa sono convinto: Giuseppe Calà come manager sembra essere preparato e avere idee chiare sul futuro della società. Non è sbarcato a Salerno promettendo la luna. L’impegno più difficile, lo riconosce lui stesso, è senz’altro quello di appianare gli insoluti societari e la cattiva quanto scellerata gestione della presidenza Lombardi. Dopodichè puntare su giovani atleti da un lato, dall’altro rilanciare il marchio Salernitana verso il marketing e il merchandising e puntare ad avere quotazione in borsa.<br />La sua Cala Corporation è quotata al Nasdaq Amerciano che di certo non è il mercato delle pulci. Queste sono credenziali con la c maiuscola per un imprenditore.<br />In tre anni dunque questo Signore vuole raggiungere la serie A, progetto ambizioso ma non impossibile. La progettualità è stata resa manifesta. Certo bisognerà poi verificare se Salerno sarà potenziata, grazie al suo contributo, di quell’impianto sportivo attrezzato, tanto spesso decantato da suoi predecessori e indispensabile per il raggiungimento di questi risultati.<br />Calà dal canto suo come uomo viene dal nulla e la sua storia è meritevole di attenzione. Magari è un estroso nei modi e colorito nelle forme ma come per tutti sarà il rettangolo di gioco a dovergli riconoscere meriti o demeriti.<br />Salerno ora deve <a href="http://www.salernitana.org/news-835/risultati-odierni-favorevoli-salernitana-ora-tocca-a-te.html">aspettare</a>. Credo anche che le premesse per gettare le basi di un futuro roseo ora ci sono. Ieri la notizia del pagamento di stipendio ai primi <a href="http://www.tuttomercatoweb.com/legapro/?action=read&idnet=dHV0dG9sZWdhcHJvLmNvbS0yNDIwNg">tre</a> calciatori. <br />Salerno ci crede. <br />Tanti auguri Joseph, facci sognare ancora.GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-52068072635396490442010-01-31T15:24:00.009+01:002010-01-31T22:16:29.257+01:00Chi è contro De Luca candidato?<a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/S2WUxMBWH5I/AAAAAAAAAOQ/-U2Rcfmd_8U/s1600-h/deluca.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 213px; height: 320px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/S2WUxMBWH5I/AAAAAAAAAOQ/-U2Rcfmd_8U/s320/deluca.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5432912098253741970" /></a><br />La strumentalizzazione sulla candidatura di Vincenzo De Luca in Campania arriva a stretto giro di posta. Questa volta però da un po’tutti. La sua candidatura evidentemente è troppo scomoda per raccogliere favorevolmente i <a href="http://www.irpinianews.it/Politica/news/?news=61870">giudizi</a> e le valutazioni dei suoi colleghi. Quei giudizi che invece, non andando molto dietro nel tempo, avevano trovato il favore anche da parte dei più critici oppositori e che avevano inevitabilmente raccolto il <a href="http://ilblogdidelle.blogspot.com/2008/12/tanti-auguri-salerno.html">consenso</a> della gente. De Luca è però scomodo per gli stessi alleati del PD, vedi L’Italia dei Valori con Di Pietro e De Magistriis che tirano in ballo concetti come “discontinuità” o “questione morale”. Ma anche per chi non sa ancora con chi schierarsi, vedi l’UDC di Casini che avrà un motivo in più per stare dalla parte del PDL e non far credere di“essere il salvagente del PD”. E’ chiaro quanto scontato che poi nelle fila del centro-destra si prendano posizioni sulla fantomatica unità o unitarietà del centro-sinistra.<br />Io dico la mia senza alcun condizionamento di sorta e lontano – come sempre – da ogni luogo comune facile da perseguire in queste circostanze che la candidatura di De Luca non poteva essere che la scelta più appropriata in una regione devastata in questi ultimi anni da gestioni affariste e scellerate su temi di stretta attualità (uno per tutti il problema rifiuti che non è purtroppo l’unico) e di cui il popolo Campano, martoriato su più fronti, vuole vedere la parola fine.<br />La scelta del sindaco di Salerno mi sembra una scelta pragmatica, del tutto sensata e le strumentalizzazioni prese in esame dagli avversari appaiono più che sterili e prive di argomentazione. Io stesso che continuo a nutrire dubbi sul pre-annunciato e sbandierato cambio di rotta e di “novitismo” in seno più al Partito Democratico che ai “liberali”, trovo che in Campania sia stata fatta una scelta più che mai coraggiosa e coerente. E’ questa la strada da perseguire, non ci sono dubbi.<br />Chi meglio di De Luca uomo e politico può rappresentare il cambiamento in atto nel centro-sinistra?<br />Ma soprattutto dinanzi alle <a href="http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_30/campania-regionali-deluca-unico-candidato-pd-primarie_7ebbb91c-0dac-11df-829b-00144f02aabe.shtml">critiche</a> da parte delle più disparate parti politiche che stanno imperversando sui media, in queste ore e continueranno, mi sento di poter chiedere: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Casini, Di Pietro, Ferrero e gli stessi avversari interni al PD che stanno criticando questa scelta (anche Bassolino?) ricordassero le loro origini e i propri colleghi di partito e le liste di uomini proposte in passato. Poi se esiste un politico in Italia che attualmente non sia indagato per qualcosa mi facessero nome e cognome. <br />Infine se l’operato di De Luca come amministratore di Salerno non può essere messo in discussione, come da più parti si sottolinea, siamo già ad un passo avanti perché in politica esempi di cattivi amministratori ne esistono ovunque ti “giri”. Con la sua candidatura siamo finalmente a dare uno schiaffo alla vecchia politica, clientelare e delle lobby e siamo formalmente all’ora di voltare pagina con la politica dei trattati e della falsa diplomazia.<br />Il nuovo avanza, auguri Vincenzo!GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-18129041900137881932009-09-03T20:17:00.006+02:002009-09-04T22:24:28.440+02:00Melegnano e il sottopasso della discordia<a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SqAJ4CApYtI/AAAAAAAAAOI/GeUrqNXgn9g/s1600-h/Immagine+235.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SqAJ4CApYtI/AAAAAAAAAOI/GeUrqNXgn9g/s320/Immagine+235.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5377308813297279698" /></a><br /><em>Lettera inviata al quotidiano "Il Cittadino" il 3/9/09 per la rubrica "Lettere e opinioni".</em><br /><br />Caro Direttore,<br />mi preme scriverLe per evidenziare il perdurare di una situazione davvero poco gradevole, l’ennesima, accaduta al sottopasso della stazione ferroviaria di Melegnano. Ad oggi sono passati oltre 15 gg da quando all’interno dello stesso sono stati posti dei sostegni metallici di contenimento necessari per fronteggiare un cedimento, pare, di parte del soffitto. Peccato che l’intervento (provvisorio) ha ulteriormente ristretto il passaggio pedonale, con grave limitazione per i portatori di handicap che in quel tratto non possono usufruire della corsia rotabile. Ma questo è solo un aspetto di un problema più esteso.<br />Il neo-assessore Pontiggia ha chiarito che la messa in sicurezza del sottopasso sarà prossima, attendiamo!<br />L’occasione del problema è utile per ricordare la triste e oscena realtà di questo passaggio, oggetto da sempre dall’attraversamento di persone in bicicletta o peggio ancora su motorini o scooter, in barba ai divieti, che lo rendono ancora più insicuro. Il Comitato Ovest, organismo di cui sono stato segretario per tre anni, ha da sempre segnalato la necessità di un sottopassaggio pedonale più decente e sicuro, sin dai tempi della giunta Dolcini in cui era presidente Giorgio Marchesoni, ma l’amministrazione di allora non aveva affrontato il problema. E’ ovvio poi che con il passare del tempo la situazione non poteva che peggiorare.<br />In questi giorni tra le pagine del vostro quotidiano abbiamo assistito anche ad un acceso diverbio tra le opposte fazioni politiche locali sull’argomento ma non capisco cosa può importare al cittadino il continuo relazionarsi al passato su un tema così delicato. Guardando al presente, al cittadino interessano i fatti e non può che aspettarsi da chi amministra la città che il sottopassaggio sia innanzitutto decente, poi fruibile e quindi sicuro. Sinora non mi sembra che queste condizioni siano state rispecchiate, nemmeno con la giunta di centro-destra. <br />La giunta Bellomo elogia il fatto di aver quanto meno sistemato l’illuminazione e la copertura metallica del soffitto più basso del sottopasso. In realtà l’illuminazione è tuttora carente dal momento che i due faretti che interessano il lato a confine con la Via Mons. Bianchi non sono funzionali e il tratto alla sera è buio. Precedentemente nel periodo a cavallo di ferragosto c’erano stati almeno 4 gg in cui l’intero passaggio era rimasto al buio completo impedendo ai cittadini del quartiere l’attraversamento serale. Per quanto riguarda la copertura metallica realizzata per impedire il ristagno dell’acqua piovana la stessa è insufficiente perché quest’inverno non appena la pioggia era più copiosa l’effetto pantano in prossimità dei tombini era immancabile. <br />Con questo non voglio dire che la soluzione al problema sia cosa semplice ne tanto meno poco onerosa, tutt’altro. Bisogna infatti considerare che per la realizzazione di un serio e sostanziale intervento di rifacimento il Comune deve relazionarsi e accordarsi con un altro soggetto, proprietario della struttura, che è il Gruppo Ferrovie dello Stato. Al cittadino però interessa la volontà di affrontare la questione e risolverla, non continuare a metterci una toppa o una pezza come si continua a fare.<br />Il sottopassaggio è l’unica via di comunicazione tra la zona ovest di Melegnano e il suo centro; ma anche punto di incontro di tutti i pendolari melegnanesi e dei paesi confinanti che si recano in stazione per raggiungere il capoluogo. Si tratta quindi di una zona assiduamente attraversata da persone e la sua fruibilità non può e non deve continuamente essere messa in pericolo. Non voglio affrontare discorsi legati a differenze di trattamenti tra zone periferiche e centrali in quanto il problema in questione non riguarda la zona stazione ma l’interà città.<br />Nel centro della cittadina ora stanno rifacendo la pavimentazione in porfido con cifre (immagino) da capogiro, se pensiamo che tra qualche anno ricominceremo ad assistere al saltellamento dei sampietrini in quanto il passaggio continuerà ad essere aperto al traffico veicolare mi sembra un opera poco funzionale e molto dispendiosa! Continuando lungo la Via Zuavi la stessa è stata completata in grande stile fino proprio all’altezza del sottopasso, con un dislivello però di due cm in mezzo che ancora non è stato livellato. In questa continuità c’è il sottopassaggio appunto che ci fa un assai magra figura. Eppure tra le due opere citate credo che quest’ultimo meritasse un attenzione maggiore, direi prioritaria rispetto alle condizioni in cui versa da anni. Aspettare che le FS si sveglino con l’arrivo del Passante ferroviario mi sembra rimandare ancora la questione alle calende greche.<br />Ma si sa, caro Direttore, che la logica non sempre è prerogativa della politica. Cordialmente.<br />Giulio Delle Serre – Melegnano – giuliodell@libero.itGDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-60840359220424416202009-05-26T20:03:00.009+02:002009-05-26T22:05:00.040+02:00Sastre, lo spunto del fuoriclasse nel Giro della vergogna<a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ShxJ889opdI/AAAAAAAAAOA/CS2RNuULLXw/s1600-h/sastre39.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 280px; height: 190px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ShxJ889opdI/AAAAAAAAAOA/CS2RNuULLXw/s320/sastre39.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5340224569660188114" /></a><br />Un anno fa se ne andava tutto solo sulla leggendaria Alpe d'Huez guadagnandosi la maglia gialla del Tour che farà suo, ieri sul Monte Petrano - nella tappa "regina" di questo Giro, sotto un caldo torrido - vola come un airone piazzando la zampata decisiva, staccando tutti. L'acuto di Carlos Sastre lo si attendeva e non è mancato. Da un fuoriclasse della sua portata c'è da attendersi questo ed altro. <br />Io ho scommesso su di lui quando la quotazione, agli inizi, era a 17,0. Oggi segna 5,0.<br />Certo le salite per battagliare non appaiono così irresistibili e traguardi come il Blockhaus, Benevento o il Vesuvio, con tutto il rispetto, non sono certamente paragonabili alle tappe o ai "tapponi" decisivi Dolomitici o Alpini, tipici di un Giro d'talia degno di questo nome. Il Passo dello Stelvio è altra cosa.<br />Su questo aspetto direi di stendere un velo pietoso, soprattutto nei confronti degli organizzatori. Questo era il Giro del Centenario, non uno qualsiasi.<br />Oltre ad aver stravolto un percorso che ha sempre visto il Giro iniziare nelle regioni meridionali per concludersi al Nord (sin dal primo giro del 1909 la quarta tappa Roma-Napoli veniva vinta da Carlo Galetti), quest'anno Lor Signori hanno pensato bene di stravolgere la storicità della corsa rosa e il risultato è quello di dover vedere gareggiare i corridori su tappe appenniniche, oltretutto poco consone ad esaltare le gesta degli atleti.<br />Prima di ogni altra cosa c'era da restituire dignità ad una manifestazione storica. Bisognava avere rispetto dei luoghi e delle tradizioni e invece non è stato così. Per me è stato come dare uno schiaffo alla storia di questo grande Sport.<br />Il "vil denaro" poteva attendere, ci sarebbero state altre occasioni per realizzare esperimenti simili. <br />Ma oltre ad un percorso inverso, Angelo Zomegnan nella sua intenzione voleva stupire gli sportivi col colpo ad effetto "Armstrong". Gettonato e stra-pagato, la risposta era scontata ed incassata, specialmodo dagli organizzatori.<br />Certo dignità o credibilità sono dei paroloni in uno sport macchiato dal doping, con corridori che - paradossalmente - per la "sicurezza", a Milano, si rifiutano di correre!!!<br />Lo sport una volta più popolare è oramai molto impopolare. E a ragione. <br />La pornografia impera.GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-50681969185331018522009-04-19T14:56:00.007+02:002009-04-19T16:10:24.346+02:00Salernitana, amore e fantasia<object width="560" height="340"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/zd2Ph2luyO8&hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/zd2Ph2luyO8&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="560" height="340"></embed></object><br /><br />La bella vittoria di ieri della Salernitana rappresenta la migliore risposta che la squadra poteva dare.<br />Sul campo ovvio. Ma anche fuori la società ha parecchio da gioire. Non solo perché ci si allontana dai bassifondi della classifica, anche se è bene dire che non si è salvi e il campionato, ancora in corso, è tutto da decidere, specialmente per la retrocessione.<br />La Salernitana ieri ha dato prova di non meritare quella classifica. In campo c’erano calciatori troppo spesso emarginati dal precedente trainer, Fabrizio Castori, e che hanno dimostrato di avere della capacità tecnico-atletiche di tutto rispetto e le cronache parlano chiaro. Mi riferisco in particolare a Ledesma e Merino che hanno dato sfoggio di qualità indiscutibili. Il gol del calciatore Andino (che umilmente non ama essere paragonato al grande Diego Armando) nel video sopra è un capolavoro di balistica di rarità assoluta, una pennellata d'eccellenza.<br />La rivincita di Fabiani e Lombardi è ancora in corso, ma con la grinta e il gioco espresso ieri c’è da rasserenarsi. Anche perché tra giocatori "finiti", o "a fine carriera" o peggio ancora "falliti" o "bidoni" mi sembra che forse questi appellativi – uditi alle mie orecchie e letti sparsi un pò ovunque – vadano rispediti al mittente.<br />Non stò qui a fare o rifare contro-analisi, credo – con orgoglio e coerenza – che questa squadra, senza i tanti infortuni e con una preparazione atletica più attenta e meno spregiudicata, poteva tranquillamente “competere con le grandi”. L’ho sostenuto e non mi nascondo, anzi lo ribadisco.<br />Ora la priorità è innanzitutto salvarsi e penso che questa squadra, nonostante sia ancora rimaneggiata, possa raggiungere l’obiettivo. Ma ottenutala esorto Lombardi, Murolo e Fabiani – qualora rimangono ai propri posti – a non smantellare e stravolgere questo collettivo.<br />Abbiamo calciatori di categoria approdati a Salerno per rimettersi in una forma atletica accettabile, non lasciamoli andare, teniamoli. Teniamo anche Brini perché, se raggiungeremo la permanenza in cadetteria, avrà pur qualche merito così come lo aveva avuto lo scorso anno quando ci aveva “traghettato”. Senza spendere chissà quali cifre, con una gestione oculata,con un tecnico serio e a “buon prezzo” e con un mercato acquisti/cessioni chiaro sin dall'estate, trattenendo diversi di questi calciatori che purtroppo per svariate ragioni non hanno avuto la possibilità di esprimersi come ci si aspettava, penso che potremmo ritornare ad essere la regina della cadetteria e pronta per il calcio che conta. <br />Gli elementi a disposizione lo consentono: crediamoci.GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-63166999124763562252009-04-09T00:28:00.003+02:002009-04-09T00:45:31.888+02:00Aiutiamoli<a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/Sd0oVU_FW-I/AAAAAAAAAN4/qtRA73DvMbU/s1600-h/terremoto.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/Sd0oVU_FW-I/AAAAAAAAAN4/qtRA73DvMbU/s400/terremoto.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5322454681497459682" /></a><br />Ecco il Conto Corrente Postale N. <strong>10400000</strong> intestato alla REGIONE ABRUZZO - causale: PRO-TERREMOTATI, cui possiamo indirizzare le nostre offerte. <br />Non è il tempo di guardare gli altri, diamo prova della nostra umanità e generosità con un atto molto concreto.<br />Aiutiamo i nostri fratelli Abruzzesi!GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-84068398550580588012009-04-06T19:46:00.007+02:002009-04-06T20:17:42.855+02:00Trema la terra, tremano le tecnologie?Gianpaolo Giuliani – tecnico di ricerca del laboratorio di sismologia del Gran Sasso - sostiene che il “terremoto poteva essere previsto. Gli eventi sismici possono essere previsti entro un raggio di azione di 120-150 km dai nostri rilevatori”. Ascolta le sue dichiarazioni: <br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/nLUqIST4snU&hl=it&fs=1&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/nLUqIST4snU&hl=it&fs=1&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br />Le sue rivelazioni sono piuttosto sconvolgenti e fanno <a href="http://www.mariafrancescacalvano.com/giornalismo/terremoto-abruzzo-tragedia-annunciata-o-catastrofe-imprevedibile/">scalpore</a> dopo l’evento catastrofico accaduto stanotte in Abruzzo, perché egli afferma che gli “scienziati canonici” che ora dicono il contrario in realtà sanno che questi eventi si possono prevedere se ci fosse stata la “giusta preoccupazione” e se solo ci fossero state le persone "al loro post di lavoro". Non sappiamo se il Giuliani sia stato preso da foga o amareggiato per il triste evento abbattuto sulla sua terra e alle sue genti che finora ha provocato almeno 100 vittime e diverse migliaia di feriti oltrechè senzatetto, ma le sue parole sono pesanti come i macigni crollati su quei luoghi e quelle parole aprono uno squarcio sulle nuove tecnologie e sulle reali possibilità di previsione del sisma che sulla scorta delle attuali strumentazioni disponibili, stando alle sue parole, si può prevedere.<br />Il triste accaduto per noi Campani ci riconduce inevitabilmente con la memoria a quel triste giorno del 23 Novembre 1980 dove anche noi vivemmo quegli attimi di paura e dove anche li le conseguenze furono nefaste.<br />Purtroppo l’emergenza presenta sempre diversi aspetti problematici e critici per sua natura. Ora c’è poco tempo per pensare e occorre agire, cercando di aiutare con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione quella gente inerme e sconvolta. <br />Da questo blog mi preme lanciare l’appello di alcuni amici volontari che chiedono aiuto dalle pagine di Facebook. Davide chiede ai volontari di contattare lo 06.6820. Per i volontari della zona di Pescara telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura allo 085.2057627. C’è urgente bisogno di posti letto, chi avesse una struttura alberghiera mai come in questo momento servirebbe a una causa tanto necessaria . Inoltre CERCANO URGENTEMENTE SANGUE DI RH 0 NEGATIVO. Per chi fosse disponibile contattare lo 06491340.GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-29294467255676615192009-03-26T01:41:00.015+01:002009-03-27T12:33:56.613+01:00Uno scrittore per tutti<a href="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ScrVFrZmVSI/AAAAAAAAANo/ajGYhwyTH9s/s1600-h/saviano(1).jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ScrVFrZmVSI/AAAAAAAAANo/ajGYhwyTH9s/s320/saviano(1).jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5317296603590448418" /></a><br />Ritorno a scrivere con piacere. <a href="http://www.robertosaviano.it/documenti/8872">Roberto Saviano</a>, ospite della trasmissione TV di Fabio Fazio “Che tempo Fa”, l’oggetto dello stimolo cognitivo. Il suo intervento sotto forma di monologo è sostanzialmente una vera e propria analisi del sistema camorra nelle sue manifestazioni di potere e consenso. Un analisi che chiama in causa la reticenza della gente, della società, della politica e del giornalismo. Il risultato della discussione è notevole perché a parlare non è uno scrittore chiunque e ne ho da subito l’impressione. Il suo parlare va diritto al cuore del problema, senza particolari fronzoli penetra dritto al mio cuore e colpisce inevitabilemente l'animo.<br />Nell’ubriacatura di fiction e reality in tutte le salse che spopolano senza pietà nell'etere televisivo, l’evento di una trasmissione che ha per ospite Saviano è una rarità assoluta. <br />Il giornalismo viene chiamato prepotentemente in causa perchè con le sue cronache dovrebbe raccontare la verità ma non lo fa in quanto, specie per alcuni quotidiani locali, la verità viene stravolta. Per altri, anzi per la maggior parte, non viene nemmeno raccontata. La Camorra con le sue stragi e il suo sangue non abbisogna infatti di essere raccontata dalla stampa nazionale. Ma è giusto che il giornalismo ometta di raccontare le verità scomode? E soprattutto è vero che tutto ciò non accade perché non interessa alla gente? I giornali non parlano perché questi argomenti non hanno business? E’ vero tutto questo? <br />La favoletta di far credere che la gente non vuole essere informata su certi argomenti in realtà è ridicola quanto sconcertante ed è uno dei luoghi comuni più odiosi in cui mi sono imbattuto e non solo della carta stampata ma dei media in generale.<br />Da una parte Saviano ha dimostrato come la stampa locale fosse asservita al potere malavitoso. Dall'altra, tanto per dare un idea della nostra “informazione” e del nostro essere Nazione, in occasione dei 15 anni della morte di Don <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Diana">Peppe Diana </a>(il prete Scout) che ricorreva il 19 marzo scorso "La Repubblica" pubblicava alla pag. 27 un <a href="http://paolodechiaraisernia.splinder.com/post/20108486/%22Per+amore+del+mio+popolo+non+">articolo </a>dello stesso Saviano, mentre Il Corriere della Sera, il nostro maggiore quotidiano, dedicava solo poche righe al suo interno.<br />"El Pais", il quotidiano storico della Spagna, quel giorno apriva con un taglio in prima pagina.<br />Eloquente!?<br />A quel funerale del 94 ricordo bene che c’ero anch’io in quel di Casal di Principe a condividere il coraggio di un uomo.<br />Dopo la sua morte Saviano ha illustrato come i quotidiani locali abbiano disinformato con titoloni in prima pagina, del tipo “Don Diana a letto con due donne” e ancora “Don Peppe Diana era un camorrista”. In realtà, oltre alla diffamazione - arma tipicamente adottata da questi malavitosi - la condanna di quest’uomo è stato il suo documento intitolato “Per amore del mio popolo non tacerò” (<a href="http://www.dongiuseppediana.it/default1.asp?active_page_id=223">leggilo</a> sul Comitato in suo nome). Vengono citate altre vittime coraggiose (come l’agente Salvatore Nuvoletta), innocenti o estranee alle attività camorristiche che, nonostante i silenzi, gridano ancora vendetta.<a href="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ScrVyalRUFI/AAAAAAAAANw/KhFH8a90T10/s1600-h/gomorra.bmp"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 221px; height: 320px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ScrVyalRUFI/AAAAAAAAANw/KhFH8a90T10/s320/gomorra.bmp" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5317297372170113106" /></a><br />E’ quasi commovente come Saviano vuole arrivare con il suo linguaggio e la sua scrittura “al numero più alto di persone”. Perché sa che la sua forza sono i suoi lettori.<br />Sa con consapevolezza che arrivare ai lettori significa sensibilizzare la gente su un problema reale che riguarda tutti, che riguarda un intero paese e non soltanto quel paesino o quella città o regione del Sud. Sa che la sua arma migliore è la scrittura e quindi la sua migliore difesa contro i "nemici". Sa, con i suoi fatti, di poter suscitare l'indignazione dell'opinione pubblica. Sa che i suoi amici e la sua “famiglia” sono i carabinieri che lo proteggono da circa 3 anni e con cui condivide gran parte dei suoi momenti. Sa che raccontare il potere criminale è sempre difficile e pericoloso. Sa soprattutto che la missione di scalfire le coscienze è impresa ardua ma sostanziale, più della lotta stessa per la camorra. Come un puzzle che viene costruito un pezzo per volta, sia pure lentamente e che riesce pian piano ad allargarsi e formarsi. Anche un solo pezzo in più aggiunto al riquadro può essere vitale.<br />Esemplare.GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-35418090080326436582009-03-05T23:47:00.016+01:002009-03-06T12:39:43.859+01:00Luci e ombre del Calcio<a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SbBkGZWk0iI/AAAAAAAAANI/tb6XPW9ntAc/s1600-h/sanfilippo.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SbBkGZWk0iI/AAAAAAAAANI/tb6XPW9ntAc/s200/sanfilippo.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5309854021717381666" /></a><br />Stamattina apprendevo con stupore la notizia che il Messina Calcio è all’<a href="http://www.tuttosport.com/calcio/2009/03/04-20303/Messina,+nessuna+offerta">asta</a>. Anche la possibilità di usufruire del Lodo Petrucci da parte di una cordata di imprenditori è risultata vana e quindi per i Siciliani dello stretto si profila un campionato dilettanti di serie D, sperando che almeno qualcuno si faccia avanti alle buste. <br />Lo spunto è utile per ricordare che il calcio italiano ormai ci ha abituati a discese vertiginose di club anche gloriosi, di società che dopo aver navigato tra campionati di A e di B si ritrovano invischiati in fallimenti o indebitamenti vari tali da determinare tracolli, con retrocessioni troppo spesso dolorose soprattutto per i propri tifosi.<br />Il Messina Calcio e la sua storia recente ci riconduce anche alla Salernitana attuale. <br />Alcuni giocatori di quella squadra che avevano contribuito a renderla grande si ritrovano oggi con la maglia dei granata di Salerno. Ex glorioso è stato anche Bortolo Mutti, allenatore di una certa notorietà, quest’anno approdato a Salerno dopo aver ereditato dall’attuale Castori – poi richiamato - una squadra allo sbando con appena 3-4 partite all’attivo. L’attuale DG della Salernitana, Angelo Fabiani, ha lavorato diversi anni sullo stretto a fianco del Presidente Franza. <a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SbBlRwm4ZTI/AAAAAAAAANQ/Q9SxTf9EKag/s1600-h/messina2004_alm.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 144px; height: 200px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SbBlRwm4ZTI/AAAAAAAAANQ/Q9SxTf9EKag/s200/messina2004_alm.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5309855316449977650" /></a><br />Il fulcro societario si incentra intorno alla figura di Fabiani, perché è da lui che partono tutte le vicissitudini legate alla campagna acquisti della Salernitana. E’ su di lui che si incentrano anche le critiche dei Salernitani e della stampa locale.<br />I <a href="http://www.messinacalcio.org/messinacalcio/statistiche_29-oggi/statistiche_8.htm">risultati</a> del Messina degli ultimi anni parlano chiaro: da un campionato di C vinto nel 2000/2001 è seguita una promozione nella massima serie dopo 3 anni ed al primo anno in serie A il Messina è terminato al 7° posto, sfiorando la UEFA (Mutti in panchina). Stiamo parlando del campionato 2004/2005 e anche in quello successivo viene raggiunta la salvezza. <br />Il direttore sportivo era Mariano Fabiani. Come si può mettere in discussione un professionista del suo calibro? L’anno scorso in C ha portato a Salerno dei signori calciatori di “categoria” e nonostante ci si lamentasse del gioco, la Salernitana ha raggiunto la promozione senza particolari affanni.<br />Le ciambelle si dice non sempre escono con il buco e la Salernitana quest’anno non sta pagando a mio avviso lo scotto della neo-promossa, piuttosto è stata penalizzata e paralizzata da una preparazione atletica eccessivamente sbilanciata e nel momento topico della stagione, al c.d giro di boa, da troppi acciacchi e infortuni. Castori, Mutti e poi ancora Castori non hanno avuto la possibilità di poter amalgamare una rosa con un “undici” definito.<br />In tempi poi di crisi economica come quella in corso anche il calcio tira decisamente la cinghia perché soldi non ce ne sono. Certo è lì che si evidenziano le qualità e le competenze di un direttore sportivo. I risultati purtroppo non gli danno ragione. Ciononostante non credo che gente come Peccarisi, Pestrin, Coppola, Ciaramitaro, Fava ed altri arrivati quest’anno alla corte di Castori siano dei brocchi o dei falliti.<br />Un coppia di attacco Fava-Di Napoli ce la invidia probabilmente anche qualche club di serie A, non penso di esagerare. <br />Con questo non voglio ergermi a difensore di Fabiani o dell’attuale dirigenza ma ritengo che l’ingratitudine è troppo spesso dietro l’angolo, soprattutto quando le cose non vanno per il meglio. Salerno non è immune.<br />Peraltro le vicissitudini giudiziarie per le quali è stato <a href="http://news.kataweb.it/item/379071/calcio-messina-ex-ds-fabiani-indagato-per-frode-sportiva">indagato</a> Mariano Fabiani non sono definitive. Penso sia buona norma, prima di sentenziare le “frodi sportive”, attendere i <a href="http://salernitana1919.wordpress.com/2008/08/06/calciopoli-bis-stangata-su-fabiani-4-anni-di-squalifica/">giudizi finali</a> per l’appunto.<br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SbBoI5LykDI/AAAAAAAAANg/_XsMp3VAbU4/s1600-h/fabiani.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 123px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SbBoI5LykDI/AAAAAAAAANg/_XsMp3VAbU4/s200/fabiani.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5309858462668329010" /></a> Per Fabiani il riscatto non sarà soltanto la permanenza nella cadetteria che ci auguriamo noi tutti, ma soprattutto quello di un assoluzione nelle aule dei tribunali che gli permetterà di continuare nel suo lavoro più serenamente. Di certo non servirà a scacciare le ombre di un calcio che nella sua generalità è sostanzialmente malato. La mia riflessione conclusiva è perciò questa: nel sancire il trapasso del paradigma cupola-Moggiopoli del Calcio italiano abbiamo sperato un pò tutti, probabilmenete anche gli stessi Juventini. Ma quale era (temporale), ora migliore, ci aspetta?GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-88144852527733611572009-02-22T21:33:00.012+01:002009-02-23T22:25:09.470+01:00Il PD di Franceschini<a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SaHEXqZU_RI/AAAAAAAAAMo/CDPJYsj2nWI/s1600-h/36592-franceschini.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 160px; height: 140px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SaHEXqZU_RI/AAAAAAAAAMo/CDPJYsj2nWI/s320/36592-franceschini.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5305737746815712530" /></a><br />Mi sarei augurato che la segreteria del Partito Democratico fosse affidata a Pier Luigi Bersani e invece avanza il vice Dario Franceschini.<br />Un cambiamento? Ci sarebbe da chiedersi se un vice può camminare nella direzione opposta a quella del suo predecessore? Certo le sue <a href="http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_900958887.html">parole</a> sono subito forti e di contrapposizione alle forze di governo e in particolare al premier Berlusconi, reo di aver favorito una progressiva concentrazione di potere nelle proprie mani e quindi incostituzionale. Ma questa è una colpa oggettiva su cui puntare in una futura opposizione governativa? E se pure fosse come la si fa a dimostrare? Berlusconi è pur sempre il presidente del consiglio e le attuali leggi non consentono di processarlo.<br />Di Pietro sosteneva qualche giorno fà, quando Veltroni ammainava la vela, che occorreva un opposizione "seria e forte". Lui finora, che piaccia o meno, l'ha fatta e non lo si può negare. Chissà se Franceschini ora intenderà proseguire con una linea di condotta più vicina a quella dell'Italia dei Valori oppure seguire la linea più radicale della sinistra. Chissà. Il suo compito è senza dubbio arduo perchè dovrà gestire, in ogni caso, con bilanciamento, due schieramenti che comunque hanno delle proprie idee e un loro credo. Non sarà facile.<br />L'antiberlusconismo, quello che è mancato all'amico Walterino, sembra venire rilanciato prepotentemente e con specifici riferimenti alla Carta Costituzionale: la politica condotta sinora da Berlusconi "è contro la costituzione a cui ha giurato fedeltà" ha detto il neo segretario del PD.<br />Piuttosto penso che il giuramento solenne che proprio lui ha fatto dinanzi ad un manipolo di concittadini e a suo padre Giorgio - partigiano cattolico - con le mani sopra una copia di quella Carta conservata negli anni dallo stesso padre mi è parsa tutt'altro che significativa e commovente. Fuori luogo in tutto, quello si. Non è "anomala" come lui stesso ha definito, è forzata. La tenerezza e la commozione del padre a me non ha affatto intenerito. Se questo doveva essere lo strumento per dimostrare che Berlusconi è contro la Costituzione Italiana siamo, a mio parere, fuori strada. Serve ben altro!<br />I simboli e il richiamo storico non possono essere un occasione di rilancio per un partito che non riesce a compattare le forze dell'opposizione, che punta ancora alla contrapposizione politica con Silvio Berlusconi e che non riesce a seguire un azione autonoma efficace e comune che si manifesti nei problemi reali della gente. Che soprattutto non si accorge in tempo di un Italia che si va progressivamente impoverendo.<br />La crisi non è soltanto economica.GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-12842583402511183932009-02-02T22:49:00.006+01:002009-02-02T23:54:11.887+01:00Io so: Di Pietro come PasoliniCon uno stile che ricorda sia pur vagamente Pier Paolo Pasolini nei suoi "deliranti" editoriali degli anni 70 (uno stralcio di essi lo trovi <a href="http://ilblogdidelle.blogspot.com/2008/11/pasolini-e-il-coraggio-della-verit.html#links">qui</a>), Antonio Di Pietro lancia il suo sapere contro il malaffare del sistema Italia. L'ho trovato interessante e per questo lo pubblico.<br /><br /><object width="445" height="364"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/dXGdRXi_e3I&hl=it&fs=1&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/dXGdRXi_e3I&hl=it&fs=1&rel=0&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="445" height="364"></embed></object>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-47624340035003240592009-01-30T21:28:00.013+01:002009-02-02T10:14:00.705+01:00Il timore delle intercettazioni<a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SYXEkgyo5cI/AAAAAAAAAMI/fcaHDdZgmn8/s1600-h/censura.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5297856668227921346" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 229px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SYXEkgyo5cI/AAAAAAAAAMI/fcaHDdZgmn8/s320/censura.jpg" border="0" /></a><br /><div align="justify">Chi ha paura in Italia delle intercettazioni telefoniche?<br /></div><div><div align="justify">Il dibattito nella settimana appena trascorsa è entrato nel clou, in vista di una riforma più generale della giustizia che - se anche auspicata dalle forze di Governo - si presenta sin d'ora poco condivisa. </div><div align="justify">Berlusconi e poi di fila tutti i suoi adepti di certo guardano con preoccupazione alle attuali regole che disciplinano il potere di accertamento giudiziario legato alle intercettazioni, questo mi sembra un dato inequivocabile. Forse perchè come ha constatato qualcuno - vedi il buon <a href="http://www.antoniodipietro.it/">Antonio Di Pietro</a> - il problema risiede nel fatto che le intercettazioni danno fastidio a chi ha la coscienza un tantino sporca o per chi, se pure non ha la nobiltà di sentirsi in questo stato d'animo, deve agire per fare si che questo strumento dia fastidio il meno possibile. Le intercettazioni difatti non possono rappresentare un timore o un fastidio da parte chi fa onestamente le proprie attività, lo sono per chi può compiere o agire in modo illecito. Si dimostasse il contrario. </div><div align="justify">Il Cavaliere e Alfano sostengono che va posto un limite. Ma mi chiedo un limite a che cosa e perchè? Perchè costano troppo? La domanda è anche la risposta del PDL.</div><div align="justify">Inoltre chi è contro tira in ballo la privacy. Un pretesto simile nell'era dell'informatizzazione, della digitalizzazione e dei nuovi mezzi tecnologici di comunicazione è un pò ridicola se non altro perchè la comunicazione tra individui oramai si fonda prepotentemente proprio su questi nuovi mezzi (internet compreso). Tutelare le informazioni personali mi sembra una sostanziale idiozia che non può stare in piedi quando si parla di investigazioni giudiziarie.</div><div align="justify">Certo un limite si può anche comprendere e nessuno lo discute. Eppure guardando alle parole del procuratore capo Caselli ci accorgiamo che i <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/48103">dati</a> relativi all'utilizzo di questo strumento d'indagine, ad oggi, sono ancora molto esigui (solo lo 0,20%).</div><div align="justify">Il potere di accertamento relativo alle intercettazioni telefoniche, necessario ai magistrati e agli organi preposti a garantire la giustizia, è <a href="http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200901articoli/40526girata.asp">indispensabile</a>. Ma non solo per i delitti verso la persona, come ha sostenuto l'elite della magistratura, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Noi pensiamo che sia utile e fondamentale anche per tutti gli altri reati. Non solo contro i delitti e le organizzazioni criminali.</div><div align="justify"><a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SYXEHz9JapI/AAAAAAAAAMA/oHUcRC3i4lk/s1600-h/intercettatob2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5297856175156062866" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 142px; CURSOR: hand; HEIGHT: 200px" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SYXEHz9JapI/AAAAAAAAAMA/oHUcRC3i4lk/s200/intercettatob2.jpg" border="0" /></a>Per questo quando Di Pietro insiste sul tema delle intercettazioni così come di tutti gli altri relativi alla giustizia - pene più severe da una parte e certezza della pena stessa che si contrappona all'impunità in essere dall'altra - non possiamo che essere pienamente solidali con lui e se pure appare un tantino "populista" nel suo modo di esternalizzare le proprie opinioni e di urlarle, come da più parti si dice (sinistra e centro-sinistra compreso), è anche vero che le sue motivazioni, oltrechè coerenti, sono plausibili quanto fondate e lecite.<br />Concludo con le sue parole: "chi non ha niente da nascondere non ha paura di essere intercettato". (A. Di Pietro). </div><div></div></div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-43242573441590669842009-01-16T23:11:00.008+01:002009-01-19T21:20:59.346+01:00Solidarietà a Raffaele Cattaneo<a href="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SXEXM4i89xI/AAAAAAAAALI/kX4iRKlZX18/s1600-h/p2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5292036547241899794" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SXEXM4i89xI/AAAAAAAAALI/kX4iRKlZX18/s320/p2.jpg" border="0" /></a>Questa mattina su un treno regionale Bergamo-Milano è accaduto un episodio assai deprecabile: l'assessore ai trasporti della Regione Lombardia, <a href="http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/_s.155/606/.cmd/ad/.ar/sa.link/.c/502/.ce/628/.p/408?PC_408_linkQuery=pagename=PortaleLombardia%2FGenDoc%2FPL_GenDoc_light,c=GenDoc,cid=1115596882688,dir_gen=off,ottica=off">Raffaele Cattaneo</a>, è stato fermato dalla Polizia Ferroviaria insieme al sottosegretario alla Presidenza Marcello Raimondi per accertamento della persona, pare in seguito ad alcuni flash scattati da parte di un fotoreporter e dei giornalisti del quotidiano <a href="http://www.eco.bg.it/EcoOnLine/CRONACA/2009/01/16_assessorecoipendolari.shtml">l'Eco di Bergamo </a>presenti sul convoglio per svolgere il proprio lavoro. Il capotreno ha richiamato l'intervento delle forze di Polfer in quanto avvertito della presenza di persone "non autorizzate" che scattavano qualche fotografia. Insomma giornalisti e esponenti istituzionali che vengono <a href="http://www.libero-news.it/adnkronos/view/36847">ostacolati</a> nel loro lavoro. <div>All'assessore Cattaneo va tutta la nostra stima per il lodevole lavoro che sta svolgendo perchè per avere il polso dei problemi e disagi in cui versano i pendolari e soprattutto per spingersi "sul campo" a verificare le fatiscenze del trasporto pubblico, nella fattispecie quello delle Ferrovie dello Stato - il malato cronico - deve dover sopportare anche atteggiamenti così deplorevoli. Quello dell'assessore era già il terzo viaggio dopo quello sulle linee Milano-Como e Milano-Varese degli ultimi giorni. Non pare nemmeno fuori luogo il suo disappunto verso Trenitalia intenta più a "preoccuparsi di chi fa le foto e non della qualità del servizio". Già, perchè guarda caso quel treno viaggiava con circa 15' di ritardo che ahimè non sembrano nemmeno tanti considerando le medie degli ultimi tempi. Non solo. I giornalisti e i due esponenti politici sono testimoni di carrozze sporche, alcune di esse gelide e non riscaldate e le prime due in testa treno chiuse e riaperte solo pochi minuti prima di partire. "Non si può far viaggiare la gente in questo modo, è una questione di dignità umana", ha detto. E come non credergli. La fotografia è proprio quella di un disservizio perenne a cui i pendolari oramai devono convivere e accettare con rassegnazione.</div><div>Dal loro canto i dipendenti Trenitalia cosa fanno? Cercano di far rispettare le loro "regole" al cospetto e a dispetto di problemi che pesano come macigni sulle loro spalle e soprattutto su proprie responsabilità! Se questi problemi sono sotto gli occhi di tutti a che servono questi atteggiamenti di sfida o peggio ancora di ripicca verso chi vuole fare il proprio lavoro?</div><div>I pendolari dunque non possono che essere soddisfatti se un esponente dell'istituzione della Regione prenda atto della attuale situazione in cui versa il servizio ferroviario locale per poter comprendere come migliorarlo. </div><div>Anzi dalle pagine di questo blog desidero inviatare l'assessore Cattaneo e Raimondi a continuare nella loro opera a sostegno dei cittadini lombardi e fare un viaggio anche sulla linea Piacenza-Milano per constatare anche qui i disagi quotidiani dei pendolari.</div><div>Vi aspettiamo, continuate.</div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-54351420433232084482009-01-12T19:36:00.030+01:002009-09-15T21:32:53.301+02:00Laviano, un paese intramontabile<a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvlc_L3KiI/AAAAAAAAALA/KFGEm5Byia4/s1600-h/foto+Laviano+per+rosaria+003.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5290574473437063714" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvlc_L3KiI/AAAAAAAAALA/KFGEm5Byia4/s320/foto+Laviano+per+rosaria+003.jpg" border="0" /></a>Le cime innevate dei Monti dell'Appennino Campano-Lucano che la sovrastano e circondano, un territorio comunale enormemente esteso che confina con tre diverse provincie (Salerno, Avellino e Potenza), strade larghe e ampi spazi verdi, strutture e campi da gioco sportivi a vista d'occhio, case finemente stilizzate, un gradevole villaggio di casette in legno denominato successivamente "anti-stress", un oasi d'alta montagna con un <a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvbLPpgA9I/AAAAAAAAAJw/wWBLnO8Tknw/s1600-h/foto+Laviano+per+rosaria+003.jpg"></a>rifugio battezzato "albergo del silenzio" e un cimitero che tra quei pochi sinora visitati è l'unico a non presentare un aspetto tetro e tenebroso tipico di quei luoghi.<br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvjg_6sSII/AAAAAAAAAKo/k3XXpQTTsMo/s1600-h/Laviano+ottobre+2005+095.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5290572343329704066" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 150px" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvjg_6sSII/AAAAAAAAAKo/k3XXpQTTsMo/s200/Laviano+ottobre+2005+095.jpg" border="0" /></a>Se cito il cimitero è perchè c'è un senso molto forte al mio viaggio e la visita in quel di <a href="http://www.comunelaviano.sa.it/">Laviano</a>, in provincia di Salerno, un paese con poco più di 1500 anime, situato a 500 metri sul livello del mare nell'alta Valle del Sele, con il Monte Pennone a farla da padrone. Interamente raso al suolo dal sisma del 23 Novembre 1980 che provocò la morte di 300 persone e una notorietà ahimè crudele per i suoi abitanti. Nelle parole - ad un tratto - tristi e amare di Alessandro Nicolino Ciottariello c'è tutta l'eloquenza di una <a href="http://www.23novembre1980.it/?p=44">ferita</a> mai rimarginata da parte di quella comunità. Il dolore che portano dentro i cittadini di Laviano è incancellabile perchè chiunque è sopravvissuto ha perso un pezzo della propria famiglia, un proprio caro o comunque un parente, un amico. Un pezzo della propria storia. <a href="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvbl9KwkrI/AAAAAAAAAJ4/OTd-F3atsRU/s1600-h/Immagine+213.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5290563632398111410" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 150px" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvbl9KwkrI/AAAAAAAAAJ4/OTd-F3atsRU/s200/Immagine+213.jpg" border="0" /></a><br />E questo l'ho capito da subito, man mano che percorrevo quei luoghi, vivi di ombre e di luce allo stesso tempo. In compagnia di Nicolino, il compagno di questo viaggio, Lavianese doc nonchè persona semplice, genuina e ospitale ma anche tanto briosa.<br /><div><div><div><div><div><div><div align="justify">Lo scotto che ha pagato il paese è seguito anche dopo il terremoto con una ricostruzione lenta, difficile e non sempre opportuna nelle scelte come spesso può accadere (qualche "casermone" e quel campanile interminabile voluto da pracedenti amministrazioni). </div><div align="justify">Ma forse lo scotto più grande il Comune di Laviano l'ha dovuto fronteggiare con le natalità che, specie a cavallo del nuovo millennio, si sono ridotte spingendo il Sindaco Rocco Falivena, tuttora in carica al secondo mandato, di elargire nel 2002 un sostegno in denaro pari a 10.000 euro suddivisi in 5 anni per fronteggiare l'inevitabile emigrazione verso le citta del Nord da una parte e incentivare altre al ritorno nella propria terra Natale. Quell'anno infatti si erano avute appena 4 nascite, un dato desolante.</div><a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvkuYdttXI/AAAAAAAAAK4/1Jtgh2tqg-8/s1600-h/Immagine+188.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5290573672768976242" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 150px" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvkuYdttXI/AAAAAAAAAK4/1Jtgh2tqg-8/s200/Immagine+188.jpg" border="0" /></a>Come dare torto o criticare (come qualcuno ha fatto) la scelta di un Sindaco che voleva evitare la scomparsa progressiva di una comunità? Sarebbe stato come morire due volte. E dopo lo sforzo e la grande forza d'animo foggiata dai Lavianesi per risollevarsi da un evento così traumatico come il terremoto catastrofico che li aveva colpiti, non mi è sembrata così irragionevole la <a href="http://www.ilbarbieredellasera.com/print.php?sid=15191">proposta</a> di un sostegno dignitoso per le nascite. Eppure nel 2007 questi aiuti sono stati sospesi. Non mi permetto di valutare se sia giusta o sbagliata la decisione di una Procura; bisogna però anche capire se le motivazioni di un simile provvedimento siano state ugualmente prese in modo responsabile. "Volevamo salvare almeno le scuole che ci fanno sentire ancora un paese". Nelle parole del Sindaco vi è evidentemente l'amaro in bocca anche per una "questione meridionale" ancora irrisolta. Laviano ricordiamo contava, prima del sisma, ben oltre 2000 abitanti. In ogni modo il suo riconoscimento, a 25 anni dalla ricorrenza, la città lo ha ricevuto ed ha un grande significato e valore: "in occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione". Con questa <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Laviano">frase</a> è stata conferita la medaglia d'oro al merito civile. Io ho visitato il paese in queste feste Natalizie ed i segni della ricostruzione sono tangibili. Considerando le enorme difficoltà della loro storia recente, i Lavianesi meritano ampiamente questa onorificenza. <div align="justify">Come non ritornare in un paese così ospitale! Qui ho trovato quel mix giusto di elementi necessari per una vita serena, sana e duratura: montagne, verde, aria buona, strutture sportive e mangiar bene. A proposito se vi fate un giro da quelle parti e siete amanti della buona cucina come me, non potete non fare una puntata al mitico Ristorante Sant'Agata dove i gusti genuini della pasta fatta in casa e <a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvc4s7qxpI/AAAAAAAAAKI/vyP1gL64zu8/s1600-h/fotogiuliolaviano+097.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5290565053968991890" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 150px" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWvc4s7qxpI/AAAAAAAAAKI/vyP1gL64zu8/s200/fotogiuliolaviano+097.jpg" border="0" /></a>altre pietanze locali sono una vera prelibatezza per i palati.</div><div align="justify">Insomma il mio appello per il Sindaco di Laviano è presto fatto: da Milano sarei disposto a scappare - Egregio Dottore - insieme alla mia famigliola e come si suol dire "ci verrei a piedi" a vivere nel vostro magnifico paese! Con una "sistemazione" ovvio, poi con o senza il "bonus bebè", figli? Uno dietro l'altro.<br />Forza Laviano, continuiamo! </div></div></div></div></div></div></div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-1028302463878337642009-01-08T22:51:00.019+01:002012-02-06T22:25:17.226+01:00Milano 7/1/09: una nevicata da incorniciare<a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWaOpHEFDOI/AAAAAAAAAJA/u0Qv5mSu77g/s1600-h/Immagine+104.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5289071649315163362" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWaOpHEFDOI/AAAAAAAAAJA/u0Qv5mSu77g/s320/Immagine+104.jpg" border="0" /></a>7 gennaio 2009, una data che credo i Milanesi ricorderanno a lungo.<br /><div align="justify">Un inizio di anno o se vogliamo un rientro a lavoro degno di una giornata da incubo.</div><div align="justify">Milano, la "gran Milan", piegata in ginocchio dinanzi a non oltre 26 cm di neve, misurati. La foto vi aiuta a capire che la macchina nel parcheggio è coperta appena all'altezza del battistrada della ruota. E se il sindaco Moratti ha parlato di 40 cm e oltre state tranquilli perchè era in preda ad una amnesia (chissà morale!? Vedi manuale del mitico Franco Varrella), forse per le brutte figure dette la sera prima dinanzi ai TG nazionali. Anche il sito istituzionale del Comune il 6 gennaio riporta le sue <a href="http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/giornale/giornale/tutte+le+notizie/arredo+decoro+urbano+e+verde/arredo+urbano_preallarme+neve">parole</a>: "la situazione è sotto controllo..il nostro piano già prevede il peggioramento che ci sarà nelle prossime ore. Domani le scuole saranno aperte perchè non c'è un allarme tale da consigliarne la chiusura". Parole rassicuranti a cui io stesso quella sera, dopo il rientro dalla vacanza familiare, ho pensato credibili. Tutt'altro.</div><div align="justify">Mezzi paralizzati letteralmente: treni con ritardi che superavano spesso i 60' (non fidarsi nemmeno dei dati del tabellone luminoso di Rogoredo, il Piacenza delle 16:20 è arrivato con 65' di ritardo) per i disagi della rete di collegamento e per i locomotori stra-vecchi che a quelle temperature soccombono (del resto cosa puoi aspettarti dalle FS se i ritardi e i disagi sono <a href="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWaO6QOBHoI/AAAAAAAAAJI/N5z1eY_u09k/s1600-h/Immagine+106.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5289071943830544002" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWaO6QOBHoI/AAAAAAAAAJI/N5z1eY_u09k/s320/Immagine+106.jpg" border="0" /></a>all'ordine del giorno in tempi assolutamente normali); tram e autobus bloccati per diverse ore per la presenza massiccia di neve su rotaie e strade, linee 1 e 3 metropolitana bloccate per guasti alla linea elettrica, auto che pattinano lungo le vie con incidenti segnalati in gran numero. Scuole chiuse. </div><div align="justify">Insomma un <a href="http://www.clandestinoweb.com/number-news/07/01/09/milano-neve-ovunque-spalatori-non-se-ne-vedono-per-la-moratti-tutto-sotto-cont-2.html">disastro</a>. Ma ciò che fa più rabbia è che le previsioni Meteo avevano previsto tutto e in largo anticipo. Io sono sceso il 23 dicembre e già allora tutti i bollettini meteo avvertivano della ondata di gelo e neve prevista a partire dal giorno dell'epifania. Possibile che tutto questo non è stato sufficiente ad arginare questo evento?</div><div align="justify">Come si fa a parlare di un ondata di maltempo eccezionale o più "intenso del previsto"?</div><div align="justify">Mi chiedo con quali misure la Moratti che è il Sindaco di Milano e il Comune nei suoi organi preposti, le Ferrovie, ATM non abbiano adottato le opportune contromisure (che anche i muri conoscono!) per contrastare un fenomeno annunciato o che comunque non lo abbiano valutato attentamente. Non è bastato nemmeno l'esempio del gennaio 2006 dove la città rimase paralizzata con appena 20 cm di neve. Mezzi spazzaneve, uomini in gran numero, sale ovunque, queste cose ed altro sembravano stavolta - stando agli annunci dello stesso Sindaco con <a href="http://www.agi.it/milano/notizie/200901061841-cro-r012423-art.html">dati</a> alla mano - dover contrastare la nevicata. Invece il giorno dopo abbiamo assistito a ben altre scene rispetto a "lamatura e salatura manuale di marciapiedi dei punti sensibili della citta', ingressi degli <a href="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWaQLVFtqgI/AAAAAAAAAJQ/KS3OTgH_RZ4/s1600-h/Immagine+098.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5289073336707295746" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SWaQLVFtqgI/AAAAAAAAAJQ/KS3OTgH_RZ4/s320/Immagine+098.jpg" border="0" /></a>ospedali, delle scuole, accessi alle metropolitane e banchine delle fermate ATM", dette 15 ore prima a parole ma non nei fatti (la mia foto mostra le scale che collegano la stazione di Milano Lancetti che sono visibilmente coperte di bianco con annesso pericolo per i passanti).</div><div align="justify">Eppure il Comune di Milano si giustifica con il <a href="http://www.blogmilano.it/blog/2009/01/07/neve-la-moratti-risponde-alle-accuse/">bel gesto</a> di aver donato il sale antineve alla amica Torino con successivo esaurimento delle scorte. Che ridere! Possibile ma 15 ore prima sembrava ce ne fosse e poi con un ondata di neve di quel genere si pensa a porgere l'altra guancia ad una città diversa anzichè guardare prima ai prolemi di casa propria? C'è qualcosa che vi torna?</div><div align="justify">A me nulla. Pensare che Milano è la città che ospiterà l'Expo 2015. </div><div align="justify">Una prima scheggia all'immagine della città, evitabile?</div><br /><div align="justify">Bambini venite parvulos.</div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-64705693447714367272008-12-12T11:15:00.012+01:002008-12-13T16:26:30.779+01:00Tanti auguri Salerno!<div align="justify"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SUI8MnYkCbI/AAAAAAAAAI4/qokUGEbP_GI/s1600-h/Albero+Natalizio+Salerno+2008.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278847900659747250" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 240px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SUI8MnYkCbI/AAAAAAAAAI4/qokUGEbP_GI/s320/Albero+Natalizio+Salerno+2008.jpg" border="0" /></a> Idee innovative ed esteticamente valide. Ecco un altro colpo ad effetto messo in scena da <a href="http://www.comune.salerno.it/client/scheda.aspx?scheda=730&stile=7&ti=1">Vincenzo De Luca</a> in una delle piazze storiche di Salerno, Piazza Portanova.<br />Un albero di Natale alto 18 metri, finemente stilizzato, con una struttura in alluminio leggero e con migliaia di luci ad intermittenza, tutte rigorosamente a basso consumo energetico.<br />Erano giorni che qualunque parente o amico mi contattasse mi parlava di questo meraviglioso albero che l’amministrazione ha voluto regalare ai Salernitani. E allora l’ho voluto vedere, non dal vivo, ma facendomi inviare una delle tante foto che girano attraverso i telefonini. Nulla da eccepire, l’albero è davvero bello!<br />Questa è la forza di De Luca, anche in un momento di crisi come questo riesce ad inventarsi sempre qualcosa di bello, di distensivo che riesce a far breccia nel popolo.<br />Del resto la credibilità che riesce a trasferire alla comunità è la sua arma migliore, la gente si fida di quello che fa e di quello che farà. Credo che la stima che riesce a raccogliere il sindaco di Salerno in Italia sia più unica che rara. Quando è così i motivi di un così largo consenso ci saranno pure (questo è il terzo mandato con cui De Luca è sindaco di Salerno) e i “fatti”, quelli che alla fine contano sono quelli che fanno la differenza. De luca in questo senso ha fatto tanto per Salerno, bisogna dargliene atto.<br />Certo come farà il primo cittadino a placare l’esodo di giovani e meno giovani che da un giorno all’altro decidono di emigrare al Nord in cerca di lavoro, questo non oso immaginarlo. E’ anche vero che questi sono problemi che non spetta a lui risolvere. Un amministrazione comunale dovrebbe però attivare una serie di processi politici, economici e sociali per promuovere in qualche modo degli indotti. Penso al turismo, forse una delle poche armi che abbiamo, considerando le bellezze naturali che si trovano a pochi passi dalla città. Promuovere la città stessa come “città del mare”. Ma mi fermo qui.<br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SUI7hbKwDfI/AAAAAAAAAIw/a4QkgASxdtI/s1600-h/De+Luca.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278847158646214130" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand; HEIGHT: 301px" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SUI7hbKwDfI/AAAAAAAAAIw/a4QkgASxdtI/s320/De+Luca.jpg" border="0" /></a>Penso altresì che in questo contesto De Luca e company si siano mossi poco e male. Diciamo che finora lo “stimolo” che doveva partire dal basso verso l’alto non c’è stato o forse non ha funzionato. Chissà? D’altronde non possiamo sempre fare critiche positive a quest’uomo.<br />Da un po’ di tempo poi uno dei suoi obiettivi dichiarati è la lotta alla prostituzione e all’abusivismo ambulante, sembra che ci stia riuscendo. Per debellare fenomeni come questi occorrono però anche uomini adatti e capaci. Un plauso và fatto al corpo di Polizia Municipale tutto di Salerno, il fiore all’occhiello della nostra istituzione comunale. Senza di loro non sarebbero possibili i risultati che insegue De Luca. Bravi.<br />Sulla progettualità di Salerno che dire? Attualmente è fatta di tanti grandi opere, attese a dir il vero da lunghi anni.<br />Penso alla Metrò leggera, un opera di collegamento primaria e prioritaria, dove però da troppo tempo si susseguono rallentamenti e interruzioni nei lavori non sempre giustificabili. Penso alla grande piazza, più grande di Piazza del Plebiscito veniva urlato anni fa, che dovrà sorgere alle spalle della spiagietta di santa Lucia e che si svilupperà per buona parte sul mare. Penso anche alla litoranea, quella di Via Salvatore Allende che, se pur con qualche sbaraccamento, è ancora un pugno negli occhi per chi la vede, mentre andrebbe valorizzata per le grandi potenzialità. Penso al nuovo scalo di Pontecagnano (la cattedrale nel deserto?) dove già tempo fa dalle pagine di questo blog avevo invocato lo “<a href="http://ilblogdidelle.blogspot.com/2008/08/caro-volo.html">zampino</a>” di De Luca per dare un maggiore respiro alla struttura.<br />Penso a queste poche cose, con il cuore di un Salernitano e con l’occhio dell’emigrato.<br />Un augurio sentito a tutti i Salernitani della terra.</div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-22617165098897325672008-12-10T13:07:00.016+01:002008-12-11T18:37:57.782+01:00TAV, si riducono le distanze.. ma non per i pendolari<div align="justify"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ST_NGnBTc7I/AAAAAAAAAIA/yIr6YS0yoe4/s1600-h/frecciarossa.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278162801738871730" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 211px" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ST_NGnBTc7I/AAAAAAAAAIA/yIr6YS0yoe4/s320/frecciarossa.jpg" border="0" /></a>"Si riducono le distanze, cresce il nostro paese", così sintetizza il gruppo FS, nel suo ultimo spot, la presentazione dei treni super-veloci da 300 e oltre Km/h ormai alle porte, prevista per il <a href="http://www.ferroviedellostato.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=5319fe89e1b79110VgnVCM10000080a3e90aRCRD">14 dicembre</a>. Un opera da 52 miliardi di euro.<br />Era da un pò di tempo che mancavo all'appuntamento con il blog, non che non ci fossero gli "stimoli" per intervenire e dire la mia. Diciamo che un malessere generale mi ha impigrito nel ricercare tempo nel passatempo. Di occasioni ce ne sono state, in genere i motivi che ti spingono sono il più delle volte le brutte notizie, anche se in uno dei miei primi post elogiavo lo Stato e la Regione Lombardia per un opera di pubblica utilità come il <a href="http://ilblogdidelle.blogspot.com/2008/06/il-passante-rogoredo.html#links">passante ferroviario </a>.<br />Ormai siamo alle porte di un altra grande e importantissima opera, frutto dell'ingegno più avanzato al mondo nel settore del trasporto su rotaia, tutto made in Italy, ci tengono a sottolinearlo da più parti i dirigenti FS. E di questo non possiamo che andarne fieri, senz'altro..<br />Non vado fiero però quando man mano che ci avviciniamo alla fatidica data di presentazione dell'alta velocità i disagi per i pendolari della linea Milano-Piacenza e Piacenza-Bologna si ripetono e spesso con una gravità imbarazzante. E questa non è una coincidenza carissimo <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Moretti">Mauro Moretti</a> (numero uno di Ferrovie, lo si vede anche nella foto, alla presentazione del "Frecciarossa").<br />In pratica accanto ad una linea vecchia e fatiscente ne è stata costruita, a parte, una nuova con treni e vetture nuove di ultima generazione. Ma questa linea dovrà pur interagire e mettersi in comunicazione con quella vecchia e il risultato quale sarà?<br />Intanto soppressione dei treni e ritardi esorbitanti dal mese di Novembre sono all'ordine del giorno. Per non parlare dello stato in cui si viaggia: siamo al terzo mondo. Avete presente quelle foto che ogni tanto fanno il giro di posta in cui si vedono persone (in genere asiatiche) caricate su quei vagoni all'inverosimile, stile carro-bestiame? Niente di più simile.<br />E le condizioni dei locomotori e dei vagoni che trasportano i passeggeri? Sporchi, sudici, andrebbero bonificati e soprattutto vecchi di 40-50 anni.<br />Tutta questa innovazione necessaria al nostro paese nel campo del trasporto terrestre - nessuno lo nega - non doveva e non deve, come stà accadendo, passare sopra le teste di centinaia di migliaia o forse milioni di utenti che la mattina regolarmente devono recarsi nella capitale meneghina per raggiungere il posto di lavoro. Eppure ricordo ancora fresche le parole dell'allora Ministro Lunardi che invitava alla calma i pendolari della Lombardia perchè i sacrifici per l'alta velocità e per la linea nuova, avrebbero portato senz'altro "beneficio" anche sulle linee locali che secondo lui (ma non solo lui) sarebbero rimaste in questo modo più "sgombere".<br />Io invece non ho mai creduto a queste fandonie e l'ho sempre urlato ai vari comitati pendolari e alla gente che incontravo in stazione e che ahimè ripetevano le stesse cose che leggevano sui giornali. La situazione non poteva cambiare, fin quando non venivano investiti un pò di soldini anche sulla linea vecchia e soprattutto su mezzi fatiscenti e obsoleti. La prova ora è davanti agli occhi di tutti.<br />Solo che ora sentiremo parlare di alta velocità dappertutto, ovvio, ma i disagi per i pendolari c'erano, ci saranno ed aumenteranno.<br />Anche lo stesso passante di superficie che raggiungerà con due nuove linee Melegnano e Lodi da Novara, Saronno o Varese che servizio potrà offrire se il parco macchine che attualmente è in essere non soddisfa già le attuali esigenze!?<br />E già, perchè gli alti dirigenti dell'azienda hanno pensato bene che per un pò di anni il pizzico sulla pancia se lo devono dare proprio i pendolari, quelli che portano soldi sicuri nelle casse dell'azienda, con aumenti sui prezzi dei biglietti e degli abbonamenti che continuano vergognosamente ad essere applicati e con un servizio pari ai paesi del terzo mondo dell'Africa o dell'Asia. Ma questa storia quanto altro ancora potrà durare, non è bastato quello che abbiamo dovuto sopportare in tutti questi anni?? Dovremo forse ancora aspettare i risultati positivi che verranno della TAV per vedere qualche euro di investimento sui carrozzoni della bassa velocità?? Ce lo dica Moretti e in fretta! <a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SUD0IN23LWI/AAAAAAAAAIg/KdHSk1FAvhc/s1600-h/treno-obsoleto.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278487185274121570" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SUD0IN23LWI/AAAAAAAAAIg/KdHSk1FAvhc/s320/treno-obsoleto.jpg" border="0" /></a><br />E come se non bastasse continuano le manovre atte a battare cassa, anche le ultime, luride, come: eliminazione di diverse corse sugli orari invernali (siamo alle comiche!), annullamento di qualsiasi forma di bonus per gli abbonamenti mensili, la possibilità ad abbonamento emesso (es. il settimanale) di non poterlo più cambiare o rimborsare anche se inutilizzato e mai timbrato. Oramai, e questo non è un mistero, i Signori delle Ferrovie se le inventano tutte pur di non rimetterci un soldo e far pagare il tutto agli utenti finali. <a href="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/ST_NZwW0I0I/AAAAAAAAAIQ/t4-ieY045BM/s1600-h/treno-locale.jpg"></a><br /><strong>Ma parliamoci chiaro, il paradosso del sistema Italia traspare anche nell'Alta Velocità, dove dinanzi ad un opera di ingegno altissimo, "irrinunciabile"</strong> (come ha detto qualcuno) <strong>e ad un servizio che - si spera - sia altrettanto efficiente, troviamo ancora un sistema di una rete ferroviaria locale e regionale che con il suo parco macchine è davvero fatiscente e il cui servizio è troppo spesso imbarazzante.<br /></strong>E il problema non è tanto, come un noto quotidiano economico l'ho ha rappresentato, ossia un servizio quello della TAV "per facoltosi". Certo non è un servizio per poveracci. Ma il problema che a mio avviso si trascura è che in mezzo ai pendolari ci sono tutti: ricchi, poveri, ceti medi. La gente tutta è esausta perchè sa che FS non potrà restituire mai il tempo che gli è stato sottratto nel lavoro o in famiglia con i propri cari/figli. E soprattutto è incazzata e vuole dire Basta. Questo spaccato proprio non mi va giu perche non sta in piedi.<br />Le Ferrovie dello Stato stiano bene in guardia e restituiscano un pò di moralità e di contegno su queste linee della "quotidianità" e della speranza, non ci facciano viaggiare più come bestie.<br />Perchè per i pendolari - caro Sig. Moretti - le distanze si allungano.</div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-43449948464645993602008-11-17T19:18:00.010+01:002008-11-18T12:24:51.249+01:00La benedizione speciale del Papa a Pinochet<a href="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SSHWhyFCNrI/AAAAAAAAAH4/nk7vsCe7rdc/s1600-h/pinochet.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5269728914867107506" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 309px; CURSOR: hand; HEIGHT: 294px" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SSHWhyFCNrI/AAAAAAAAAH4/nk7vsCe7rdc/s400/pinochet.jpg" border="0" /></a>Nel via vai di mail che vengono scambiate quotidianamente nell'universo telematico, una in particolare inviatami da un amico non poteva passare inosservata. La notizia oltretutto non è nuova ma emersa - pare - già una decina di anni fa, anche dalle pagine di un noto settimanale italiano. <div align="justify">L'oggetto è una lettera di Papa Wojtyla del 18 febbraio 1993. «Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d'oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine, con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II.» Così concludeva la sua lettera in Spagnolo il sommo pontefice nel giorno della ricorrenza delle nozze d'oro del famoso generale Cileno.</div><div align="justify">Chi era Pinochet? Sintetica ed efficacie questa <a href="http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/12_Dicembre/03/Pinochet_scheda.shtml">scheda biografica</a> che ne ripercorre la sua carriera politica e militare. Mi permetto comunque di poter affermare che costui è stato uno dei più autoritari e sanguinari dittatori che la nostra storia recente abbia mai conosciuto. Il suo potere arrivò con un colpo di Stato (ai tempi in cui io ero un neonato, 1973) che rovesciava di fatto il governo Socialista di Salvator Allende. Non è un mistero ne ci imbarezzeremo per dovere della storia (contemporanea) se diciamo pure che quel golpe fu finanziato dalla C.I.A. dell'allora presidente Richard Nixon (lo stesso dello scandalo Watergate e il primo ed unico a dimettersi dalla carica di Presidente della Casa Bianca), acerrimo nemico di Allende, che non intendeva assoggettare la sua politica agli interessi delle potenti lobbies Americane. </div><div align="justify">La tirannia di Pinochet e la sua dittatura prosegue fino al 1988, anno in cui con un referendum viene reintrodotta la democrazia. I dati che emergono dalle sue persecuzioni sono inquietanti: il <a href="http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_2052914331.html">rapporto Valech</a> sviluppato da una Commissione d'inchiesta indipendente nel 2006 fornisce numeri che fanno rabbrividire, come i circa 28.000 casi di persone torturate o di detenzione politica. Signori questa è storia, nessuno si senta offeso..per l'amor di Dio (Francesco docet!).</div><div align="justify">In un simile quadro è più che imbarazzante ed inquietante appunto la lettera di Papa Wojtyla prima e del Cardinale Sodano poi. Questi i testi integrali (<a href="http://alessiaguidi.provocation.net/vaticano/pinochet.htm">leggi qui</a>) .</div><div align="justify">Le lettere sembra siano state pubblicate nel 1998 per volontà dello stesso Pinochet.</div><div align="justify">Eppure, stranamente, non ricordo alcuna "cassa di risonanza" formatasi dinanzi a una notizia del genere? Opinioni? Magari ho corta memoria e non ero particolarmente attento in quel periodo. Certo gli elementi per far emergere un dibattito o quanto meno un confronto c'erano stati tutti. </div><div align="justify">Cosa dire e cosa pensare? Sorpreso è dire poco. In quanto cattolico mi sento profondamente offeso. Non si può nascondere che con questi scritti il Vaticano e la Chiesa Cattolica si sono macchiati di una vergogna. E quella resta.</div><div align="justify">Pur volendo scavare nelle ragioni di una "diplomazia sostenuta" cui il potere temporale dello Stato Vaticano e più in generale la Chiesa si sia dovuta sempre servire per tessere quella ragnatela di relazioni indispensabile anche nei confronti di quei popoli e di quei potenti così lontani dal suo "credo", si fa fatica lo stesso a comprendere un atteggiamento così spudoratamente servile e asservito.</div><div align="justify">Una risposta la Chiesa ce la deve ancora, sempre, comunque. </div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-53913731459068948132008-11-01T18:53:00.016+01:002008-11-04T08:53:07.218+01:00Pasolini e il coraggio della verità<div align="justify"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5264517147369413602" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 135px; CURSOR: hand; HEIGHT: 158px" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SQ9Sc_LoG-I/AAAAAAAAAHw/6jh55o_J9Y8/s400/Pasolini1.jpg" border="0" />"La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter essere compresi". Sulla sua indifendibilità Pasolini vedeva lontano. "Giudizi troppo sommari nelle aule dei tribunali non rendono ancora, a trent’anni dalla sua morte, giustizia dell’uomo", così concludevo qualche anno fa un post scritto nella pagine del <a href="http://cosasuccedeincitta.blogspot.com/2005/10/pasolini-il-profeta-corsaro.html">blog</a> dell'"opinion maker" Vincenzo, ricordando la figura di Pierpaolo Pasolini, con un ritratto che tendeva a riscoprirlo più come autore e pensatore dei nostri tempi. Mi limito pertanto a descrivere una sintetica definizione che <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Paolo_Pasolini">Wikipedia</a> gli da: "è internazionalmente considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo".<br /></div><div align="justify">Questa volta invece mi concentro sulla morte appunto e sull'ingiustizia che si è protratta sino ad oggi sul suo delitto e su quali possano essere stati i veri responsabili. Oggi a 33 anni dalla sua scomparsa nulla è cambiato. Anzi, da qualche anno a questa parte le confessioni di Pino "la rana" - unico colpevole per quell'<a href="http://roma.repubblica.it/dettaglio/Cerimonia-per-Pasolini-Pino-Pelosi-contestato/1538733?ref=rephp">orribile</a> e efferato delitto che ha pagato con la galera il suo crimine presunto, ammesso che sia centrato qualcosa - fanno ancora più rabbia e confermano sempre più che alle spalle di Pasolini si fosse realizzato un complotto. </div><div align="justify">Nel diario Pelosi esordisce con queste parole: "Mi presi tutte le responsabilità per non coinvolgere i miei amici di allora. Fu l’avvocato a suggerirmi quella linea difensiva. Pensava che da minorenne me la sarei cavata con poco".</div><div align="justify">Il "riccietto", simile a uno dei personaggi raccontati proprio da Pasolini nei suoi romanzi e nei suoi film, ha raccontato delle falsità al processo e questo è un dato di fatto: una fra tutte quella di essere stato lui solo ad uccidere il poeta, mentre le prove e gli atti confermerebbero il contrario. E lo stesso Pelosi lo ha <a href="http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/pelosi/pelosi/pelosi.html">ammesso</a> dopo oltre trent'anni: "c'erano tre che avevano un accento siciliano..e se stetti zitto è per paura di avere delle ritorsioni. Io servii solo ad adescarlo". </div><div align="justify">Le ultime mezze verità di quest'uomo confermano la validità delle ipotesi che si racchiudevano nel bellissimo <a href="http://www.pasolini.net/saggistica_delittoitaliano_giordana.htm">film</a> di Marco Tullia Giordana, "Pasolini un delitto italiano".</div><div align="justify">Cosa voleva farci intendere Pelosi con quelle parole, che ad ammazzare Pasolini ci fosse per caso la mano della mafia? Mi chiedo comunque cosa c'entrino i siciliani, siamo ancora dinanzi ad una deviazione della verità.</div><div align="justify">La smetta una volta per tutte di prenderci in giro e la dica fino in fondo la verità questo disgraziato. C'è più di un valido motivo per pensare e credere che i nemici Pasolini li avesse a Roma, a due passi da quelle borgate che frequentava e che raccontava idealisticamente nelle sue opere. E che non fosse opera dei personaggi di strada di quelle borgate (come pure qualcuno ha sostenuto) o di balordi come "la rana". C'è una mano pensante e Pelosi la smettesse una volta per tutte di continuare con queste mezze verità che gli consentono intanto di mattere su qualche sporco soldo. Pelosi conosce bene i nomi di quelli che lo ricattarono e comunque conosce la mano che si muoveva dietro quella gente, non può essere altrimenti. Chi erano costoro Pelosi?? Ce lo dica una volta per tutte e non lo faccia solo per Pierpaolo ma in nome della verità. </div><div align="justify">Pasolini è stato ammazzato perchè, non era soltanto un critico scomodo, ma aveva il coraggio di fare i nomi e cognomi delle stragi di quegli anni e di quelli che avevano in mente di organizzare il movimento di azione fascista contro il Comunismo che prendeva piede dopo il '68.</div><div align="justify">Lo scritto che lui firmò in un famoso editoriale del novembre 1974 sul Corriere della Sera, un anno prima che lo uccidessero, mostra in tutta la sua eloquenza quali potessero essere i suoi nemici. Ve ne illustro qualche passo a riprova (ma vi consiglio di leggerlo integralmente <a href="http://www.corriere.it/speciali/pasolini/ioso.html">qui</a>):</div><div align="justify">"..<em>Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere). Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974. Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di "golpe", sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti. Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969) e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974). Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neo-fascisti, anzi neo-nazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista)... </em></div><div align="justify"><em>Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere</em>"..di intellettuale ovvio. Non di uno qualsiasi ma di uno profondo, sensibile e tanto coraggioso. </div><div align="justify">La sua terribile ed atroce morte sta gridando ancora vendetta, perchè la verità ad oggi non è ancora emersa. Quella verità che Pasolini ha sempre ricercato sino alla morte e che purtroppo la giustizia italiana non ha restituito, come in ogni processo degno di questo nome. </div><div align="justify">Del resto, non a caso, il coraggio della verità in questo mondo è roba da pochi e io credo che Pasolini sia uno di questi. </div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-77789446809922073052008-10-24T22:11:00.009+02:002008-10-26T08:08:52.169+01:00Vado al Massimo<div align="justify"><a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SQJGoiaJaeI/AAAAAAAAAHo/fDiZ655y2Hw/s1600-h/veltroni(11).jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5260844976967346658" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 220px; CURSOR: hand; HEIGHT: 146px" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SQJGoiaJaeI/AAAAAAAAAHo/fDiZ655y2Hw/s400/veltroni(11).jpg" border="0" /></a> La speranza del centro-sinistra democratico riparte domani 25 ottobre dal Circo Massimo, scenario notoriamente pertinente a feste popolari e incontri collettivi memorabili.<br /></div><div align="justify">Dopo la sconfitta elettorale di un anno fa, il Partito democratico di Veltroni cerca di ricompattare il popolo della sinistra e a ridisegnare quell'unità di intenti che finora era mancata.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Troppo bollenti forsi i temi attuali su cui il governo Berlusconi dimostra di perdere colpi e su cui le rimostranze delle opposizioni appaiono oggettivamente fondate. Due fra tutti la <a href="http://ilblogdidelle.blogspot.com/2008/09/il-fischietto-dellarbitro.html">Scuola</a> e l'<a href="http://ilblogdidelle.blogspot.com/2008/09/surriscaldamento.html">ambiente</a>, temi a me cari su cui avevo già espresso le mie considerazioni dalle pagine di questo blog. Mi fermo solo a questi argomenti attuali e non ritorno sulle promesse fatte in campagna elettorale e ribadite dal premier su cui mi sembra superfluo ricordare.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">C'è da aggiungere che la congiuntura economica particolarmente sfavorevole al governo Berlusconi sta facendo il resto. D'altronde quella "ripresa" auspicata nel corso degli ultimi anni, sempre vana, faceva pensare inevitabilmente - inutile nacondersi dietro a un dito - che si arrivasse ad una recessione, a un tracollo e a una crisi tanto seria in cui l'Italia, così come gli altri governi europei, non si è mostrata particolarmente attenta e previdente, contrariamente a quanto sostenuto dagli attuali governatori. Tutto ciò mi ricorda un pò l'ingresso dell'euro del gennaio 2002, dove la speculazione sull'innalzamento dei prezzi facimente prevedibile non fu ostacolata con opportune misure di controllo; con l'aggiunta che a quei tempi stavamo messi leggermente meglio di ora, il che è tutto dire!</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Ora Veltroni e company cercano l'unitarietà in nome del riformismo, si risentono termini come moderati, progressisti, riappaiono d'incanto gli ulivisti, si cerca ancora di sferrare un colpo a effetto per gli indecisi. Fa parte del gioco politico? Non so, in questi casi la retorica gioca un ruolo determinante, anche ridicolo se vogliamo ma è il gioco del consenso. Certo il piatto che ha messo sul tavolo Berlusconi con Gelmini, Prestigiacomo e gli altri è ghiotto e la manifestazione di domani sembra capitare a fagiolo. Se ne è accorto bene anche la volpe D'Alema che ha affermato come le reazioni spropositate del premier hanno "creato un clima in cui ha convinto anche gli indecisi" a scendere in <a href="http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_792756141.html">piazza</a>.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Insomma si ritorna in piazza, da quel luogo di aggregazione, di condivisione, dal luogo più antico di partecipazione e dibattito. Dal numero di persone che accorreranno domani al Circo Massimo credo si avrà l'entità dei progressi dell'opposizione e un monito reale dell'attuale orientamento politico. Domani sarà il tempo dell'opposizione.</div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-4076575853577651282008-10-13T21:48:00.013+02:002008-10-15T10:34:59.301+02:00Giro 2009, nel ricordo del centenario?<div align="justify"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5256745115955030130" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SPO11N9E6HI/AAAAAAAAAHY/dkkDDAaQ0oE/s320/armstrong.jpg" border="0" /><!-- rss:item:start -->La notizia era nell'aria, oggi l'ufficializzazione: Lance Armstrong tornerà a correre e la sua prima competizione sportiva del 2009 sarà il Giro d'Italia.<br />Nel centenario gli organizzatori del Giro non potevano mettere in canna colpo migliore in termini di risonanza mediatica. Certo la notizia è di quelle che fa senz'altro scalpore dal momento che il corridore Texano ha 37 anni e mancava dalle corse da 3.<br />Accattivanti le sue parole dopo l'annuncio della partecipazione: "non aver mai corso il Giro è per me un grande dispiacere, mi piacerebbe molto farlo". Un imbarazzo lungo 7-8 anni e anche più, concentrato piuttosto a riservare forze e pensieri per l'unica corsa a tappe della sua vita, il Tour de France.<br />Ora il Sig. Lance vuole sbalordirci con una sua nuova avventura in Italia, la sfida del centenario?<br />Per me è un disonore paragonare un "campione chimico" come Armstrong ai pionieri della prima grande corsa a tappe della storia, ai fautori della metafora e della parabola del "pedalare", agli eroi delle strade polverose e del fango. </div><div align="justify">Sono passati 100 anni dalle imprese di quei grandi, quelli con la G maiuscola come Ganna, Galetti, Gerbi. E se i tempi sono cambiati, non mi sembra così onorevole ospitare un corridore così grande di vittorie ma così spudoratamente schermato a controlli di ogni tipo.<br />Uno che dice "voglio vincere il tour e battere il cancro" non è a mio avviso degno di partecipare ad una corsa che deve evocare ricordi ed esempi illustri. Uno che vince 7 tour di fila ci vuole raccontare che ha debellato una malattia come il cancro a colpi di pedalate? Dovremo definirlo allora l'onnipotente o l'extraterrestre?<br />Lo sport che sconfigge la malattia è una bella favola che dobbiamo lasciare alle spalle e che non ci appartiene. La corsa rosa scende di anno in anno progressivamente di tono, di vigore, di popolarità e questo inevitabilmente c'entra con i<a href="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SPO18_dBecI/AAAAAAAAAHg/Km9Ney66mL8/s1600-h/pantani.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5256745249501444546" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SPO18_dBecI/AAAAAAAAAHg/Km9Ney66mL8/s200/pantani.jpg" border="0" /></a>l fenomeno doping che non attenua la scia. Ma evidentemente non c'è la volontà di debellarlo nel sistema ciclismo stesso.<br />Sarà paradossale ma al cospetto della favola dell'Armstrong ammalato e "sempreverde" prediligo e mi appartiene mille volte di più la storia di un uomo lasciato morire solo come un cane abbandonato, Marco Pantani.</div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-76477204737011300782008-10-10T09:50:00.003+02:002008-10-10T12:01:28.562+02:00Momenti da StadioAlle scalee del Garilli di Piacenza per gustare ancora come può essere bello vivere una partita di calcio dal vivo. E non solo perchè la nostra squadra del cuore ha vinto ma soprattutto perchè lo stadio può essere ancora quel luogo di incontro, di condivisione che come pochi riesce a catalizzare l'attenzione di vecchi e nuovi amici.<br /><br />Miracoli di una partita di pallone?<br /><br />Il concetto è ben descritto <a href="http://cosasuccedeincitta.blogspot.com/2008_10_05_archive.html">qui </a>dall'amico di avventure (granata) Vincenzo, l'opinion maker, che ha pubblicato anche una bella foto.GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-11531762965773094712008-10-03T22:42:00.011+02:002008-10-06T15:08:29.173+02:00La favola dei tempi maturi per l'economia<a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SOaKZ9XMciI/AAAAAAAAAG4/Gy2CGUl4Xlw/s1600-h/2166_piece_bourse.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5253038193947472418" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SOaKZ9XMciI/AAAAAAAAAG4/Gy2CGUl4Xlw/s320/2166_piece_bourse.jpg" border="0" /></a>Oggi ho fatto una riflessione sul momento assai critico che sta affrontando il mondo della finanza, delle banche e dell’economia in generale. A dir il vero il momento negativo si trascina da diversi anni, tra alti e bassi la ripresa così tanto sperata non sembra avere mai corso.<br />Anche il mondo del lavoro risente pesantemente dell’effetto negativo dell’economia e la situazione non tende a migliorare, anzi sembra peggiorare progressivamente.<br />Inutile far finta che l’ennesimo scossone si è avuto con il fallimento di <a href="http://www.corriere.it/economia/08_settembre_15/lehman_brothers_banca_crisi_credito_Usa_b8805f84-82b3-11dd-9b8b-00144f02aabc.shtml">Lehman Brothers</a>, non solo perché il più grande tra le bancherotte mondiali, ma perché sorprende come un istituto insospettabile ai più informati, possa di colpo subire un tracollo così irreversibile.<br />Il problema che mette i brividi addosso a tutti è che se ciò ha colpito un colosso come Lehman allora può accadere allo stesso modo ad una delle nostre realtà bancarie da un momento all’altro. Ossia il pericolo è globale.<br />In Italia certo la crisi subprime dei mutui non è ai livelli di quella Americana. Non dubito. Qui da noi tutti concordano sul vantaggio di avere ancora una banca fortemente ancorata al tradizionale.<br />E se in Italia il problema non è sui mutui o sui derivati ma piuttosto sui profitti e su una considerazione che è più di una semplice sensazione, ossia che qui la crisi è nel mancato investimento dei consumatori?<br />In questi ultimi giorni abbiamo assistito attraverso la Tv di Stato ad un informazione dei TG molto rassicurante, con interventi da parte di ospiti di primo piano del mondo economico, tesa in qualche modo a ridimensionare la crisi Americana e a tranquillizzare i risparmiatori.<br />Io premetto che quando gente come Profumo o Colannino escono in modo così prorompente attraverso il mezzo televisivo c’è poco da stare tranquilli. Domanda: quante volte avete visto il loro volto in TV? Io personalmente mai. Guarda caso in un momento così fortemente negativo per l’economia.<br />Il Colannino ci viene a raccontare che Cai è una cordata seria e ci tranquillizza sulla solidità finanziaria della stessa; inoltre ci dice che per arrivare ad un risanamento di Alitalia bisognerà aspettare il medio-lungo termine. Che notizia ha fornito, se non un luogo comune?<br />Profumo invece, numero uno di Unicredit, all’indomani di un paio di sedute pesantemente negative del titolo azionario, esordiva dicendo “i correntisti non hanno nulla da temere”, fortuna che proprio quel giorno il titolo chiudeva con una boccata d’ossigeno. Inoltre consigliava di “investire sulla base delle proprie esigenze..senza andare incontro a rischi eccessivi”, aggiungendo un termine vecchio quanto speculativo al massimo, “diversificando”.<br />Che tipo di <a href="http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=businessNews&storyID=2008-10-01T183552Z_01_MIE490155_RTROPTT_0_OITBS-UNICREDITO-PROFUMO-CORRENTISTI.XML">informazione </a>ci stà dando il buon Profumo?<br /><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5253037213254160562" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SOaJg3_sELI/AAAAAAAAAGw/5r2ofDQ92Vk/s320/porcellini.jpg" border="0" />Non ci viene a raccontare di stare cauti e aspettare, ma non era di certo questo quello che bisognava aspettarsi, ovvio. Ci viene però a dire il luogo comune più diffuso dell’economia: investite ma diversificando in modo da ridurre i rischi. Ma questo è stato da sempre un cardine valido, anche in periodi di massimo splendore della finanza. Detto in questo momento che valore ha? Bolle di sapone.<br />In un simile quadro fanno poi eco le parole del nostro ministro Tremonti: "I rischi per l'Italia restano contenuti".<br />La domanda che mi sovviene: è giusto rassicurare in un momento così poco rassicurante?<br />Alle parole di Colannino, Profumo e Tremonti rispondo comunque con un Amen e così sia.<br />Credo che i tempi siano davvero duri e non so se utilizzando o “<a href="http://www.pmnet.it/scripts/PMNet.dll?Operation=SchedaArticolo11&CodiceS4Cat=1&CodiceCategoria=1&CodiceArticolo=44">inventando</a>” altri tempi (come mi ricorda vagamente una frase di uno Stefano Benni fantasioso ma non troppo) riusciremo ad invertire i termini della questione.GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-50597867567724652972008-09-29T21:19:00.017+02:002008-09-30T15:45:12.827+02:00Il fischietto dell'arbitro?<a href="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SOFDLD7TOII/AAAAAAAAAGg/GxFtOgSVLcw/s1600-h/napolitano.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5251552497802360962" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="http://3.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SOFDLD7TOII/AAAAAAAAAGg/GxFtOgSVLcw/s400/napolitano.jpg" border="0" /></a> I tagli di spesa che riguarderanno anche la Scuola pubblica fanno discutere. L'opposizione tutta e i sindacati si sono mossi contro il progetto di riforma avanzato dal Governo Berlusconi. <div align="justify">Il Ministro Gelmini quest'oggi, alla stregua di quello che aveva affermato il Capo dello Stato, ha auspicato una "<a href="http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDgwOTI5MTkxMzI2LnhtbCI7fQ==">grande alleanza</a>", indispensabile per far nascere una "scuola nuova, d'eccellenza, una scuola di qualità per tutti". Nella Santa alleanza la Gelmini include tutti i soggetti: studenti, insegnanti, genitori, istituzioni e la scuola stessa come "strumento di riscatto per tutti i ragazzi" e come istituzione educativa.</div><div align="justify">Il Ministro ha anche detto che l'opposizione considera la scuola "il <a href="http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=780751&canale=ORA&articolo=SCUOLA:%20GELMINI,%20SINISTRA%20VUOLE%20CREARE%20CONTRAPPOSIZIONE">terreno di battaglia </a>al Governo". </div><div align="justify">I punti critici mossi dalla sinistra sono il "maestro unico", un ritorno alle origini se vogliamo, così come i tagli che riguardano il tempo pieno e l'inglese. A tal riguardo è stata molto netta la posizione del PD per bocca di <a href="http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_3334056.html?ref=hpsbdx1">Veltroni</a>, il quale ha parlato di un idea di scuola da parte del Governo "non inclusiva" che non fa altro che acuire le "diseguaglianze sociali. La riduzione del tempo pieno è un altro colpo alle famiglie più povere". </div><div align="justify">In questo dibattito molto vivo si sono - sempre oggi - aggiunte le parole di Giorgio Napolitano che direi sono state piuttosto sorprendenti. Il <a href="http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_785523633.html">Capo dello Stato </a>infatti ha stemperato le critiche mosse alla riforma del Governo da parte di Sindacati e delle sinistre. Ha parlato di un "imperativo" irrinunciabile da parte dell'Italia che nel "suo stesso vitale interesse", ha assunto l'impegno di ridurre a zero il deficit pubblico nei prossimi anni. "Ciò comporta, inutile negarlo, un contenimento della spesa per la Scuola". Certo Napolitano ha poi subito aggiunto, per controbilanciare, che l'obiettivo di ridurre tali costi va formulato "in un clima di dialogo" e non deve prevalere su tutti gli altri. Efficienza e qualità nella Scuola, questo sostanzialmente il messaggio del Capo dello Stato!?</div><div align="justify">Ma certo caro Presidente, lo sappiamo tutti che nella Scuola pubblica, come per gli altri settori della società e delle sue istituzioni, combattere gli sprechi è diventato ormai l'imperativo dominante. Le irrazionalità vanno affrontate, contenute e se possibile stroncate.</div><div align="justify">A parte il fatto che un simile discorso me lo aspetterei da un Ministro all'istruzione o da un Ministro dell'Economia o se vogliamo da un presidente del Consiglio votato alle libertà e al liberismo e sostenitore del suo Governo. Non di certo da un capo dello Stato. </div><div align="justify">Certo, nel segno dell'unitarietà ci vuole il dialogo, ci vogliono le alleanze per perseguire gli obiettivi comuni. Ma proprio per questo è necessario, come in ogni democrazia degna di questo nome, che i sindacati facciano la loro parte e le opposizioni svolgano la funzione che compete loro; e che il Presidente della Repubblica continui ad essere l'arbitro di una partita e non ostacoli il dibattito e prenda come in questo caso posizioni (se ovvio non politiche).</div><div align="justify">Io non sono in grado di sapere se i tagli sulla scuola siano oggettivamente inevitabili come ricorda oggi Napolitano. So però che non è mai il tempo di investimenti, che pure sono alla base di un effettivo cambiamento e miglioramento del sistema Scuola. Ma va bene, non è il tempo degli investimenti e mi sta bene. Ma non riempiamoci sempre la bocca sull'"eccellenza" (ammesso che chi parla ne sappia il significato pedagogico) o della solità "qualità", anche sulla Scuola oramai è di moda.</div><div align="justify">Caro Presidente perchè non si pronuncia un pò sulla vicenda Alitalia, su questo baraccone che è stato creato e volto a "salvare" una società in grave perdita che si sorregge sul "danaro pubblico"?</div><div align="justify">E perchè a proposito di "sprechi pubblici" non ci illumina sui costi della politica, a partire dalle centinaia di migliaia di parlamentari e senatori di ogni specie che campano con stipendi prima e pensioni poi da capogiro? </div><div align="justify">Caro Presidente non sia pronto con il fischietto dell'arbitro di calcio ad ammonire su un dibattito democratico, come quello della Scuola pubblica oggi. Vitale nella sua essenza. Grazie.</div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8726538374109023059.post-87701988929147619482008-09-27T19:12:00.009+02:002008-09-29T16:47:09.476+02:00Le api ispiratrici per la sicurezza<a href="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SN594_Xw2aI/AAAAAAAAAGQ/O3qoXNmPQaY/s1600-h/robot+car.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5250772633597827490" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://4.bp.blogspot.com/_vZ4o2ADQPQE/SN594_Xw2aI/AAAAAAAAAGQ/O3qoXNmPQaY/s400/robot+car.jpg" border="0" /></a><br /><div align="justify">Ieri sono rimasto sorpreso dall'idea innovativa avuta da Nissan in campo tecnologico e in particolare nella <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Robotica">robotica</a>. </div><br /><div align="justify">La prestigiosa casa automobilistica Nipponica ha presentato al Ceatec - fiera IT ed elettronica d'avanguardia - un progetto che è destinato a tracciare un filone molto importante verso la sicurezza stradale, con la creazione di un car robot "biomimetrico", battezzato BR23C.</div><br /><div align="justify">L'idea tanto originale si ispira alla biologia delle api e al loro volo. Prendendo infatti spunto dall'organo di percezione visiva di questo insetto, capace di un angolo di visione omnidirezionale superiore di 300°, gli ingegneri hanno sviluppato una telecamera laser capace di far variare la direzione di un veicolo evitando l'impatto. Per meglio comprendere il concetto che ha portato all'ingegno potete consultare questo <a href="http://borgomeo.blogautore.repubblica.it/2008/09/26/chi-si-fida-dellauto-istintiva/">blog</a>. </div><br /><div align="justify">Un idea geniale che credo possa segnare un solco nella tecnologie anti-collisione legate alla sicurezza stradale. Certo pensare ad un automobile che riesce di colpo a cambiare direzione per effetto di uno stimolo esterno fa un pò "specie" anche perchè bisognerebbe poi capire come una simile tecnologia riesca ad integrarsi in un sistema di pilotaggio non automatico come quello attuale dei comuni autoveicoli. Ammesso che sia previsto.</div>GDShttp://www.blogger.com/profile/10218529024760279067noreply@blogger.com0