
In periodo di vacche magre la società è riuscita ad allestire una rosa di tutto rispetto, andando a rimpiazzare, nei ruoli giusti, calciatori dalle grandi potenzialità.
Sapevamo tutti che, per chi ha voglia di progettare qualcosa di importante - vedi l’esempio della bella Napoli che con la gestione De Laurentiis ha raggiunto la max serie in 3 anni e quest’anno si gioca la UEFA – prima si costruisce un organico da serie superiore e poi, senza strafare, si va a rimpinguare dove occorre. Certo Salerno non può paragonarsi a Napoli, ma la strada intrapresa dai dirigenti mi sembra quella che porta a vincere.
Le doti dei nuovi e vecchi calciatori si sono subito manifestate in positivo. Nel calcio d’agosto abbiamo fatto vedere delle buone cose, il campionato, ovvio, è altra cosa.
Ma la vittoria in casa del Lecce in Coppa Italia non può considerarsi frutto del caso. La squadra salentina si è ben rafforzata, a mio avviso molto meglio di altre che giocheranno il campionato per la permanenza nella massima serie. La Salernitana stando alle cronache le ha tenuto testa e ha vinto meritatamente senza nemmeno soffrire più del dovuto. Questo è un dato.
Eppure i tifosi non hanno confermato nemmeno il numero di tessere dello scorso anno in C. Su questo strano dato probabilmente concorrono tutta una serie di elementi e non mi va di approfondire.
La ciliegina sulla torta è invece arrivata con la ri-conferma di Cardinale, (il ragazzo dai piedi “gentili”) non poteva essere scelta migliore: perché andare alla ricerca di buoni difensori quando nel tuo interno ce n’è uno che, oltretutto, conosce bene l’ambiente?
Infine un cenno al neo-allenatore. Lombardi e Fabiani non cercavano un nome di urlo, volevano un uomo sanguigno, determinato e che avesse voglia di emergere. Gli addetti ai lavori che ho incontrato al Nord ne parlano tutti bene, le sue squadre esprimono un bel gioco, questo è quello che si dice. Fabrizio Castori non ha mai vinto un campionato di B, un anno c’è andato molto vicino portando ai play-off il Cesena, ma ha all’attivo ben 7 promozioni nei campionati professionisti.
Non è di certo un perdente, la sua grinta mi ha subito entusiasmato ed io come Salernitano e tifoso spero che possa traghettare da subito i granata nella massima serie. I presupposti per far bene ci sono. A Di Napoli e compagni il compito di provarci.
Noi ci crediAmo.