giovedì 5 marzo 2009

Luci e ombre del Calcio


Stamattina apprendevo con stupore la notizia che il Messina Calcio è all’asta. Anche la possibilità di usufruire del Lodo Petrucci da parte di una cordata di imprenditori è risultata vana e quindi per i Siciliani dello stretto si profila un campionato dilettanti di serie D, sperando che almeno qualcuno si faccia avanti alle buste.
Lo spunto è utile per ricordare che il calcio italiano ormai ci ha abituati a discese vertiginose di club anche gloriosi, di società che dopo aver navigato tra campionati di A e di B si ritrovano invischiati in fallimenti o indebitamenti vari tali da determinare tracolli, con retrocessioni troppo spesso dolorose soprattutto per i propri tifosi.
Il Messina Calcio e la sua storia recente ci riconduce anche alla Salernitana attuale.
Alcuni giocatori di quella squadra che avevano contribuito a renderla grande si ritrovano oggi con la maglia dei granata di Salerno. Ex glorioso è stato anche Bortolo Mutti, allenatore di una certa notorietà, quest’anno approdato a Salerno dopo aver ereditato dall’attuale Castori – poi richiamato - una squadra allo sbando con appena 3-4 partite all’attivo. L’attuale DG della Salernitana, Angelo Fabiani, ha lavorato diversi anni sullo stretto a fianco del Presidente Franza.
Il fulcro societario si incentra intorno alla figura di Fabiani, perché è da lui che partono tutte le vicissitudini legate alla campagna acquisti della Salernitana. E’ su di lui che si incentrano anche le critiche dei Salernitani e della stampa locale.
I risultati del Messina degli ultimi anni parlano chiaro: da un campionato di C vinto nel 2000/2001 è seguita una promozione nella massima serie dopo 3 anni ed al primo anno in serie A il Messina è terminato al 7° posto, sfiorando la UEFA (Mutti in panchina). Stiamo parlando del campionato 2004/2005 e anche in quello successivo viene raggiunta la salvezza.
Il direttore sportivo era Mariano Fabiani. Come si può mettere in discussione un professionista del suo calibro? L’anno scorso in C ha portato a Salerno dei signori calciatori di “categoria” e nonostante ci si lamentasse del gioco, la Salernitana ha raggiunto la promozione senza particolari affanni.
Le ciambelle si dice non sempre escono con il buco e la Salernitana quest’anno non sta pagando a mio avviso lo scotto della neo-promossa, piuttosto è stata penalizzata e paralizzata da una preparazione atletica eccessivamente sbilanciata e nel momento topico della stagione, al c.d giro di boa, da troppi acciacchi e infortuni. Castori, Mutti e poi ancora Castori non hanno avuto la possibilità di poter amalgamare una rosa con un “undici” definito.
In tempi poi di crisi economica come quella in corso anche il calcio tira decisamente la cinghia perché soldi non ce ne sono. Certo è lì che si evidenziano le qualità e le competenze di un direttore sportivo. I risultati purtroppo non gli danno ragione. Ciononostante non credo che gente come Peccarisi, Pestrin, Coppola, Ciaramitaro, Fava ed altri arrivati quest’anno alla corte di Castori siano dei brocchi o dei falliti.
Un coppia di attacco Fava-Di Napoli ce la invidia probabilmente anche qualche club di serie A, non penso di esagerare.
Con questo non voglio ergermi a difensore di Fabiani o dell’attuale dirigenza ma ritengo che l’ingratitudine è troppo spesso dietro l’angolo, soprattutto quando le cose non vanno per il meglio. Salerno non è immune.
Peraltro le vicissitudini giudiziarie per le quali è stato indagato Mariano Fabiani non sono definitive. Penso sia buona norma, prima di sentenziare le “frodi sportive”, attendere i giudizi finali per l’appunto.
Per Fabiani il riscatto non sarà soltanto la permanenza nella cadetteria che ci auguriamo noi tutti, ma soprattutto quello di un assoluzione nelle aule dei tribunali che gli permetterà di continuare nel suo lavoro più serenamente. Di certo non servirà a scacciare le ombre di un calcio che nella sua generalità è sostanzialmente malato. La mia riflessione conclusiva è perciò questa: nel sancire il trapasso del paradigma cupola-Moggiopoli del Calcio italiano abbiamo sperato un pò tutti, probabilmenete anche gli stessi Juventini. Ma quale era (temporale), ora migliore, ci aspetta?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come già sai sono in disaccordo con quello che pensi.E'finita l'era Moggi quindi sarebbe il caso che tutta la "banda" si facesse da parte e con essa anche Fabiani..Non diciamo che nn c'erano i soldi perchè da luglio a gennaio ha costruito due squadre.Purtroppo si è trattato di un'accozzaglia di giocatori.Soltanto doppioni,calciatori fuori ruolo o gente che non giocava da mesi e puntualmente si è infortunata.Ha fatto 9 acquisti e nn è stato capace di prendere due terzini e il sostituto di Fava..Nessun elemento di prospettiva ma solo inutili prestiti..Per non parlare della vicenda allenatore..Un disastro!
MDS

GDS ha detto...

Non capisco: in sostanza affermi che soldini in realtà ne sono usciti per costruire "due squadre" e alla fine parli di "inutili prestiti" e di soli calciatori senza "prospettiva". Non so che senso dare al tuo discorso.
Per la verità il tuo pensiero pieno di faciloneria non c'entra niente con quello che volevo dire, motivo per cui ti inviterei a rileggere il mio intervento.
Ma dato che ti sfugge il senso del mio discorso provo a farti capire.
La mia riflessione era tutt'altra, partiva da una considerazione più generale sul vissuto recente del Calcio Italiano per arrivare al caso della Salernitana attuale che sembra dover vivere sempre all'ombra di qualche club più o meno glorioso. Se ricordi anche ai tempi di Aliberti aleggiava sempre l'ombra di Casillo (Foggia). Oggi invece quella del Messina.
Per il resto tanto per rimanere al tuo discorso non sono affatto d'accordo sul fatto che gente come Fabiani è bene che si faccia da parte. Per quale motivo se c'è un presidente che ne vuole la sua collaborazione? Solo perchè Fabiani era amico di Moggi e perchè quell'era è finita?

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con l'anonimo di sopra, DELLE mi sai che 800 Km da Salerno ed una tua nota miopia e sopratutto un lieve accenno di arteriosclerosi (ricordi nitidi per il passato remoto ma facilità a dimenticare il passato prossimo)ti fanno vedere le cose distorte.
Andiamo per ordine:
1) Promozione in B - mica tanto serena: dopo il raccomandato dal caschetto biondo (leggasi combriccola Moggi) è arrivato una persona perbene che non senza difficoltà (per la proprietà commutativa gioco inesistente prima gioco inesistente dopo) ha contribuito alla promozione in B e per questo allontanato.
2) Castori un allenatore di carattere (leggassi caratteraccio), la sua migliore stagione: retrocessione dalla B alla C1 con il Cesena e seguente rissa da campo di periferia.
3) I rinforzi: Fava/Di Napoli, coppia d'attacco che ci invidiano in A. Ma che minchiate dici????? FAVA in A stagione 2007/2008 Bologna gol realizzati 2. Di Napoli, 35 anni quasi compiuti, richiesto a Gennaio dal Brescia (avrei voluto verificare la veridicità della notizia/balla) massima riconoscenza per la stagione scorsa, ma quest'anno sembra essere tornato il vero Di Napoli, irritante, presuntuoso, lezzioso....na vera ricotta.
Continuo??!!! Pestrin: un picchiatore di periferia che c'avevano spacciato per regista, Marchese: il nuovo Maldini (ahahahaha....mi scompiscio), Peccarisi: difensore d'altri tempi (quanti falli e quanti cartellini rossi), Iunco: il giocoloiere venuto dall'Adige (bravo tecnicamente, nulla da dire, ma qui serve forza e carattere c'amma salvà), Ciaramitaro:(nato il 16 gennaio, capisc' a me) uomo d'ordine che però stagione 2006/2007 Parma seria A 17 presenze, stagione 2007/2008 Chievo serie B 26 presenze e 3 gol (è giovane (1982 ndr)e bravo, ma sarà pure integro???).
3) il teatrino: altro che commedie napoletane: arriva Mutti notoriamente inviso a Di Napoli, Mutti esonerato per un litigio con il suddetto calciatore torna Castori sempre difeso da Di Napoli. Il massimo l'esonero del preparatore atletico, se proprio dovevano dare un segnale dovevano esonerare il Sindaco o l'assessore allo sport (allenamenti sul sintetico partite sull'erba.....).
Penso che basti poi se avrai bisogno di un ulteriore dose di collirio ti servo.
Non ti nascondere dietro un dito:"considerazioni sul vissuto del calcio recente", se vuoi parliamo anche di quello (caro biglietti, divieti alle trasferte, insostenibilità dei costi, diritti tv)....ma se parli della nobile casacca granata....OCCHIO!!!!!!
Shark

GDS ha detto...

Carissimo amico Shark, le provocazioni se fatte devono avere un senso altrimenti sono solo un modo per criticare a priori:
a) il caschetto raccomandato che risponde al nome di Agostinelli fino a quando è stato alla panchina aveva avuto un ruolino di marcia migliore rispetto al suo successore Brini. Con quella squadra anche se c'eri tu alla panchina sarebbe salita la Salernitana, quindi documntati;
b) Castori che non è tra i trainer più navigati della cadetteria viene definito da Wikipedia come "l'esperto delle promozioni", nel 2005/2006 ha sfiorato la serie A a Cesena andando ai play off, quindi documentati
c) su Dino Fava non sei ben informato perchè hai annoverato la sua stagione più avara di gol se non erro anche dovuto ad un infortunio, mentre mi riferivo ai suoi 14 gol in serie A con la maglia dell'Udinese e i 10 nella stagione successiva con il Treviso in B, quindi documentati.
d) il collirio te lo regalo io dal momento che colpevolizzi l'amministrazione comunale ra di non offrire campi adeguati alla squadra, ma perchè Delio Rossi te lo ricordi dove allenava i calciatori??
La nobile casacca io l'ho vista anche sotto una pioggia battente a Modena e tu ricordi i salti mortali fatti per vederla!!
La prossima volta voglio due pizze pagate e preparate da te, la tua specialità!