giovedì 3 settembre 2009

Melegnano e il sottopasso della discordia


Lettera inviata al quotidiano "Il Cittadino" il 3/9/09 per la rubrica "Lettere e opinioni".

Caro Direttore,
mi preme scriverLe per evidenziare il perdurare di una situazione davvero poco gradevole, l’ennesima, accaduta al sottopasso della stazione ferroviaria di Melegnano. Ad oggi sono passati oltre 15 gg da quando all’interno dello stesso sono stati posti dei sostegni metallici di contenimento necessari per fronteggiare un cedimento, pare, di parte del soffitto. Peccato che l’intervento (provvisorio) ha ulteriormente ristretto il passaggio pedonale, con grave limitazione per i portatori di handicap che in quel tratto non possono usufruire della corsia rotabile. Ma questo è solo un aspetto di un problema più esteso.
Il neo-assessore Pontiggia ha chiarito che la messa in sicurezza del sottopasso sarà prossima, attendiamo!
L’occasione del problema è utile per ricordare la triste e oscena realtà di questo passaggio, oggetto da sempre dall’attraversamento di persone in bicicletta o peggio ancora su motorini o scooter, in barba ai divieti, che lo rendono ancora più insicuro. Il Comitato Ovest, organismo di cui sono stato segretario per tre anni, ha da sempre segnalato la necessità di un sottopassaggio pedonale più decente e sicuro, sin dai tempi della giunta Dolcini in cui era presidente Giorgio Marchesoni, ma l’amministrazione di allora non aveva affrontato il problema. E’ ovvio poi che con il passare del tempo la situazione non poteva che peggiorare.
In questi giorni tra le pagine del vostro quotidiano abbiamo assistito anche ad un acceso diverbio tra le opposte fazioni politiche locali sull’argomento ma non capisco cosa può importare al cittadino il continuo relazionarsi al passato su un tema così delicato. Guardando al presente, al cittadino interessano i fatti e non può che aspettarsi da chi amministra la città che il sottopassaggio sia innanzitutto decente, poi fruibile e quindi sicuro. Sinora non mi sembra che queste condizioni siano state rispecchiate, nemmeno con la giunta di centro-destra.
La giunta Bellomo elogia il fatto di aver quanto meno sistemato l’illuminazione e la copertura metallica del soffitto più basso del sottopasso. In realtà l’illuminazione è tuttora carente dal momento che i due faretti che interessano il lato a confine con la Via Mons. Bianchi non sono funzionali e il tratto alla sera è buio. Precedentemente nel periodo a cavallo di ferragosto c’erano stati almeno 4 gg in cui l’intero passaggio era rimasto al buio completo impedendo ai cittadini del quartiere l’attraversamento serale. Per quanto riguarda la copertura metallica realizzata per impedire il ristagno dell’acqua piovana la stessa è insufficiente perché quest’inverno non appena la pioggia era più copiosa l’effetto pantano in prossimità dei tombini era immancabile.
Con questo non voglio dire che la soluzione al problema sia cosa semplice ne tanto meno poco onerosa, tutt’altro. Bisogna infatti considerare che per la realizzazione di un serio e sostanziale intervento di rifacimento il Comune deve relazionarsi e accordarsi con un altro soggetto, proprietario della struttura, che è il Gruppo Ferrovie dello Stato. Al cittadino però interessa la volontà di affrontare la questione e risolverla, non continuare a metterci una toppa o una pezza come si continua a fare.
Il sottopassaggio è l’unica via di comunicazione tra la zona ovest di Melegnano e il suo centro; ma anche punto di incontro di tutti i pendolari melegnanesi e dei paesi confinanti che si recano in stazione per raggiungere il capoluogo. Si tratta quindi di una zona assiduamente attraversata da persone e la sua fruibilità non può e non deve continuamente essere messa in pericolo. Non voglio affrontare discorsi legati a differenze di trattamenti tra zone periferiche e centrali in quanto il problema in questione non riguarda la zona stazione ma l’interà città.
Nel centro della cittadina ora stanno rifacendo la pavimentazione in porfido con cifre (immagino) da capogiro, se pensiamo che tra qualche anno ricominceremo ad assistere al saltellamento dei sampietrini in quanto il passaggio continuerà ad essere aperto al traffico veicolare mi sembra un opera poco funzionale e molto dispendiosa! Continuando lungo la Via Zuavi la stessa è stata completata in grande stile fino proprio all’altezza del sottopasso, con un dislivello però di due cm in mezzo che ancora non è stato livellato. In questa continuità c’è il sottopassaggio appunto che ci fa un assai magra figura. Eppure tra le due opere citate credo che quest’ultimo meritasse un attenzione maggiore, direi prioritaria rispetto alle condizioni in cui versa da anni. Aspettare che le FS si sveglino con l’arrivo del Passante ferroviario mi sembra rimandare ancora la questione alle calende greche.
Ma si sa, caro Direttore, che la logica non sempre è prerogativa della politica. Cordialmente.
Giulio Delle Serre – Melegnano – giuliodell@libero.it