giovedì 4 settembre 2008

Surriscaldamento

Il riscaldamento globale è la causa degli uragani sempre più devastanti che stanno colpendo il continente Americano. Lo rileva uno studio condotto dalla Florida State University che, analizzando i dati raccolti via satellite relativi agli ultimi 25 anni, ha confermato il rapporto causa-effetto tra surriscaldamento del pianeta e cambiamenti climatici.
Il problema è sempre lo stesso: ridurre drasticamente i gas serra e le emissioni CO2 prodotte dall'uomo che sono tra le principali cause del riscaldamento medesimo.
La notizia non è poi così eclatante se non fosse per un altra letta qualche giorno fa - fonte 4° simposio internazionale sulla stratosfera (Bologna) - in cui 400 esperti hanno sostenuto la progressiva riduzione del buco dell'ozono che porterà addirittura alla sua richiusura nel 2070.
In realtà già qualche tempo fa non molto lontano, le rilevazioni satellitari avevano mostrato un quadro più incoraggiante sulla diminuzione dello strato di ozono con un calo del 30% rispetto all'anno record che era stato quello precedente, il 2006. Ciononostante gli esperti stemperavano un "eccessivo ottimismo" in termini di chiusura del buco.
Insomma un quadro così variegato di convegni, meeting e ricerche da cui si comprende che i risultati di queste indagini non sono sempre allineati e portano a conclusioni anche diverse. Il dibattito è acceso e controverso allo stesso tempo.
Dov'è la verità, anche qui nel mezzo? Come arrivare a un compendio?
La confusione aumenta quando leggo alcuni stralci della conferenza sui cambiamenti climatici tenutasi nel settembre 2007. L'allora ministro conterraneo Alfonso Pecoraro aveva tuonato con dati allarmanti parlando per l'Italia di una temperatura media aumentata di oltre 1 °C negli ultimi 50 anni, di molto superiore a quella media degli altri paesi. Il cambiamento del clima "è qui ed ora", aveva detto. Quale migliore spiegazione per riportare i termini del problema all'attualità e non alle solite previsioni futuristiche. Eppure sentendo parlare Luca Mercalli oggi, sul Tg di Rai1, sembra che il nostro paese non stia risentendo di cambiamenti così repentini tali da giustificare eventi catastrofici. Amen rispondo.
Ma esistono solo gli uragani?
Forse sono io catastrofico ma il surriscaldamento della terra è un qualcosa di più di una sensazione, è palpabile, oggettivo. Le malattie della cute aumentano a dismisura, le allergie pure, tanto per rimanere su quelle più "leggere" causate dal clima.
E la catastrofe più grave non è forse quella di convivere o peggio ancora morire per un "inquinamento globale"?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

..Le ricerche sui danni provocati dai raggi ultravioletti non schermati dall'ozono sono recenti e non hanno ancora dato risultati definitivi. È comunque un dato di fatto che le radiazioni ultraviolette, soprattutto quelle a più alta energia, abbiano effetti di mutazione genetica e siano quindi causa di tumori.Ormai cambiamenti climatici avvengono anno dopo anno ed è evidente che non esistono più le mezze stagioni..Tanto per cambiare è in arrivo una nuova ondata di caldo "eccezionale" al sud.In ogni caso secondo me il clima cerca sempre di raggiungere un "equilibrio"(spesso ad una stagione molto calda segue una molto fredda).E' pur vero che gli sprechi in termini di energia siamo noi a farli,vedi ad esempio tutti questi condizionatori..

MDS

Anonimo ha detto...

Il Global Warming ed il buco dell'ozono sono fenomeni diversi da non confondere.
E' corretta la considerazione che il clima è il risultato di un processo (una dinamica) che ha raggiunto una condizione di equilibrio, attraverso trasformazioni lente "infinitesime"), per effetto di diverse sollecitazioni: l'uomo è una di queste.
Il sistema Terra reagisce alle sollecitazioni, ed è plausibile che la dinamica conseguente possa portare ad una nuova condizione di equilibrio.
Il punto è che, nell'ipotetica evoluzione di tale processo, non è scontato che l'uomo, se non addirittura la "vita" in generale, siano diversi da zero.
Non c'è nessun vincolo di esistenza.
Con buona page della Genesi.

A.

Anonimo ha detto...

I dati sono confortanti ma io pensoche il buco dell'ozono non possa mai più rimarginarsi.
Saluti al blogger
Gianni