
Ogni Santo è ricorrenza, festa, folklore. Ogni Santo è tradizione.
Scusate però il peccato veniale, ho sempre pensato che nella mia città Natale avessimo un Santo davvero speciale.
Le reliquie conservate nella cripta della cattedrale che prende il suo nome sono frutto dell'opera dei Longobardi che le portarono a Salerno il 6 maggio 952, dopo svariate peripezie e la cui storia è intrisa di narrazioni. Allora Salerno era sede di un principato da loro governato.
Il 6 maggio infatti ricorre il giorno della traslazione delle sacre reliquie e non molti sanno che la celebrazione del santo avviene due volte l'anno, compresa questa data.
Il dono dei Longobardi è stato grande perchè in vita Matteo fu scelto da Gesù come uno dei dodici apostoli. Famoso il "Seguimi" (metafora cristiana di alto valore) che Gesù rivolse al pubblicano nonchè esattore delle tasse. Ma anche perchè autore del primo dei quattro Vangeli.
La festa patronale che si tiene tra pochi giorni si incentra su una processione che attraversa il centro storico della città, dove vengono trasportate in spalla le statue di diversi Santi. Famosa anche quella di papa Gregorio VII morto in esilio a Salerno, sotto i Normanni.
La statua di San Matteo in argento viene traportata dai lavoratori del porto, assai devoti, che tramandano nel tempo questa usanza. Anche i pescatori Lo considerano da sempre loro protettore. Nota la sosta della statua, dopo aver percorso la centralissima Via Roma, alla Piazza Cavour dove il santo viene rivolto verso il mare, storicamente bene e ricchezza primaria dei Salernitani. Del resto il panno alzato il 21 agosto per dare inizio ai festeggiamenti (esattamente un mese prima, di cui la foto sopra) raffigura proprio lo sfondo del porto con il mare.
La fine della processione culmina con la corsa del Santo verso il duomo, sulle cui scale viene portato in trionfo e in cima alle quali viene fatto ruotare più volte in segno di saluto e benedizione verso i suoi fedeli. Questo è il momento più caratteristico ed emozionante della celebrazione.
A questo momento non voglio stavolta mancare e dopo anni potrò ricevere il prezioso saluto anch'io e il mio piccolo Matteo Sabato.
Lode a te San Matteo.